La proposta: un giorno simbolico per commemorare le giovani vite spezzate di Valentina, Amedeo, Antonella, Francesco, Luigi Emanuele.
Un giorno simbolico di lutto per commemorare i giovani dell’Alto Tirreno cosentino che in questi giorni hanno perso la vita in circostanze tragiche. Questa è la proposta avanzata dal coordinamento dell’Unione delle associazioni della Riviera dei Cedri e del Pollino – Comitato della Magna Graecia.
La proposta segue dunque ai tragici eventi che hanno riguardato Valentina, trovata priva di vita nella sua abitazione a Belvedere Marittimo, Antonella, morta per problemi di salute sempre a Belvedere Marittimo, Amedeo, giovane chef di Papasidero scomparso a seguito di un incidente stradale, Francesco, il cui cuore ha cessato di battere ieri in ospedale dopo essere stato gravemente ferito in un agguato sotto casa sua a Tortora.
Dal coordinamento delle associazioni ricordano che non molto tempo prima si era registrata la scomparsa di Luigi Emanuele a Marcellina. “Anche i mesi passati – dicono – sono stati segnati dalle tragiche scomparse di Ilaria, Antonio e Valeria“.
A peggiorare, laddove fosse possibile, lo stato d’animo della collettività, quanto avvenuto sabato scorso nel mare di Crotone, con il tragico naufragio che ha causato molte vittime tra i migranti che viaggiavano a bordo di un’imbarcazione travolta dalle onde (leggi qui).
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“Tali avvenimenti – spiegano le associazioni – non possono lasciarci indifferenti. In questo momento è necessario manifestare la vicinanza dell’intero comprensorio alle famiglie colpite, ma anche stimolare una seria e profonda riflessione sull’inestimabile valore della vita”.
Il coordinamento ha quindi inviato una pec ai sindaci dei comuni di Aieta, Tortora, Praia a Mare, San Nicola Arcella, Scalea, Santa Maria del Cedro, Grisolia, Diamante, Belvedere Marittimo, Sangineto, Maierà, Papasidero, Buonvicino, Orsomarso, Verbicaro e Santa Domenica Talao. Chiesto che domani, mercoledì 1º marzo 2023, o in altra data, sia proclamata una giornata di lutto comprensoriale per tutte le giovani vite spezzate.
“Essa – spiegano le associazioni – si sostanzierebbe nel seguente modo. Alle 12 negli uffici pubblici e in tutte le scuole si osserverebbe un minuto di silenzio, invitando a fare lo stesso anche nelle attività private. Poi, dalle 14 e 30 alle 16 e 30 verrebbe programmato il lutto cittadino in tutti i comuni, con l’esposizione delle bandiere a mezza asta. Si potrebbe valutare inoltre l’opportunità di chiedere ai parroci la possibilità di suonare le campane.
Solitamente il lutto cittadino – aggiungono dal coordinamento – viene proclamato in concomitanza con l’orario delle esequie. In questo caso le celebrazioni funebri si svolgeranno presumibilmente in giorni e orari diversi”.
Dunque, la proposta è di scegliere un giorno simbolico. “Il segnale forte deriverebbe dal fatto che tutti i comuni proclamino il lutto cittadino lo stesso giorno”, concludono le associazioni.
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