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Aviosuperficie di Scalea, Perrotta: “Ecco come stanno le cose”

Aviosuperficie di Scalea il sindaco spiega: “Area senza concessione da anni, parti della struttura in gestione senza autorizzazione”.

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Senza concessione dal 2008, Hangar e stazione rifornimento date in gestione ma senza uno straccio di delibera, debiti con l’ente e nessun governo cittadino precedente che abbia mai messo mano, e ordine, nella vicenda dell’Aviosuperficie di Scalea.

Una verità scomoda quella che racconta Giacomo Perrotta, sindaco di Scalea dal 2020, in un lungo scritto su una vicenda delicata e che in questi giorni ha tenuto desta l’attenzione dell’opinione pubblica. L’infrastruttura, infatti, è sempre stata considerata molto importante per la Riviera dei Cedri, non solo per il comune su cui è stata realizzata, nonostante non abbia mai assolto in pieno alla sua funzione.

La società che gestiva la struttura ha lanciato il classico sasso nello stagno giorni fa (leggi qui) annunciando la chiusura. Su Infopinione avevamo raccolto all’unisono, nello stesso articolo, una prima reazione dell’attuale governo cittadino.

In seguito il privato ha rincarato la dose facendo presente che la chiusura della struttura pregiudica la possibilità di altri servizi svolti sulla pista, come i soccorsi medici in elicottero o l’antincendio boschivo. Su quest’ultimo punto, Perrotta precisa di aver inoltrato al dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Regionale una dichiarazione di disponibilità all’utilizzo dell’Aviosuperficie di Scalea per la prossima campagna antincendio per l’anno 2023.

Ma oggi, giovedì 13 aprile 2023, Perrotta ha voluto approfondire “carte alla mano” la vicenda, dopo la ridda di opinioni, spesso incontrollata e soprattutto social sul caso. Per i nostri lettori, abbiamo organizzato i diversi punti della ricostruzione burocratica di Giacomo Perrotta.

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2006: la società con il privato e l’affidamento

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Una veduta aerea dell’Aviosuperficie di Scalea

Il primo cittadino di Scalea parte dall’inizio. “La gestione dell’aviosuperficie di Scalea – scrive – viene affidata con delibera di Giunta 59 del 09.03.2006 nella quale si legge testualmente che per la gestione si è stabilito di procedere alla stesura di un bando-manifestazione di interesse per la ricerca del socio privato cui assegnare le quote del 70% di detta costituenda società di Gestione.

L’esecutivo dell’epoca, per come si evince dalla medesima delibera, aveva ricevuto il 2 novembre 2005 dalla Società Idroscalo Turistico una richiesta di concessione d’uso dell’area adibita ad aviosuperficie a seguito della quale la giunta comunale ha ritenuto opportuno procedere alla attivazione della struttura, ponendola in esercizio provvisorio e in via sperimentale a titolo gratuito per dodici mesi.

Quindi nel 2006, in attesa di procedere ad un bando, la Giunta di allora affida l’esercizio provvisorio per un anno alla società Idroscalo Turistico che ne aveva richiesto la concessione d’uso qualche mese prima.

Il 5 aprile 2006 viene sottoscritta apposita convenzione dove si specifica che la concessione potrà essere rinnovata e/o prorogata con atto espresso del Comune di Scalea e che le spese per la fornitura dell’energia elettrica e quelle relative ai tributi comunali sono a carico del concessionario (Società Idroscalo Turistico)“.

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La questione delle proroghe

“La società Idroscalo Turistico – riparte Perrotta – ottiene un’unica proroga fino al 31 dicembre 2008, ma forse non tutti sanno che dopo quella data non c’è alcune altra proroga per la gestione dell’aviosuperficie di Scalea. Dal 2008 al 2022 non ci sono proroghe – ribadisce l’amministratore -. Siamo di fronte ad un esercizio provvisorio di 14 anni senza alcun atto di proroga.

Tale paradossale situazione è confermata dalla stessa società che sollecita con apposite note al Comune di Scalea in data 10.11.2008, 22.12.2008, 26.02.2009, 15.07.2011, 27.11.2011 il rilascio di autorizzazione, ma nessuna proroga interviene. In assenza di proroga nessuna amministrazione, se non quella attuale, si è preoccupata di domandarsi a che titolo l’aviosuperficie è stata gestita.

Appurata la situazione descritta, e dopo aver verificato che sul sito Enac la scadenza di disponibilità dell’area era indicata come indefinita, l’attuale amministrazione il 14 febbraio 2023, per il tramite del responsabile settore Patrimonio l’Utc del Comune di Scalea, ha necessariamente reso edotta l’Enac che la concessione è scaduta nel 2008 e, il 22 febbraio 2023 il responsabile settore Patrimonio ha posto il seguente quesito ad Enac: quali attività debbano ritenersi consentite al soggetto indicato come gestore sul sito Enac?

A tale, si ribadisce, doveroso interrogativo del Comune, l’Enac ha risposto il 7 marzo 2023 precisando testualmente che non essendo in possesso di valida concessione dell’area, il signor Alberto Ortolani non ha titolo per operare come gestore dell’Aviosuperficie; che l’aviosuperficie può essere utilizzata come aviosuperficie occasionale.

Il sindaco, l’amministrazione comunale e i funzionari dell’ente – viene precisato – pertanto non hanno revocato alcuna licenza né tantomeno hanno chiuso l’Aviosuperficie di Scalea, per come si vuole dolosamente e in mala fede far credere, ma semplicemente è stata verificata la sussistenza dei presupposti di legge per la gestione della struttura, presupposti che, dagli atti in possesso della pubblica amministrazione, non esistono da oltre 15 anni.

La colpa di questa amministrazione è quindi quella di aver interloquito con l’Enac in presenza di una gestione non autorizzata – si chiede retoricamente Perrotta -? Siamo certi e fiduciosi che la stragrande maggioranza dei cittadini di Scalea non è d’accordo a che una struttura pubblica sia gestita senza autorizzazioni, ma si aspetta il doveroso rispetto delle regole, soprattutto da chi ha in affidamento un bene della comunità”.

La questione Hangar e la stazione di rifornimento dell’Aviosuperficie di Scalea

Puntualizzazioni vengono fornite anche in merito ad altri due aspetti, ovvero parti della infrastruttura scaleota: l’Hangar e la stazioni di rifornimento.

“L’8 marzo 2007, tramite una convenzione, è stata concessa in uso da parte del Comune di Scalea alla Società Sky Net Srl, altra società con identico amministratore di Società Idroscalo Turistico, un’area di mq. 1500 da destinare alla realizzazione di una struttura tecnico di ricovero e manutenzione aeromobili (Hangar) ed un’area di mq. 700 sita in prossimità del confine sud del recinto destinata alla realizzazione del deposito carburante e sosta di autobotti di distribuzione, con impianto di erogazione.

All’articolo 4 della convenzione è precisato a titolo gratuito per il primo anno, divenendo a titolo oneroso per gli anni successivi con canone annuo di €. 10.000,00; la convenzione avrà durata di anni 25 con decorrenza dal 9 marzo 2007.

Forse non tutti sanno che la convenzione dell’8 marzo 2007 con Sky Net Srl per 25 anni è stata sottoscritta senza alcuna delibera autorizzativa di Giunta, ma a seguito di una sola determina a firma dell’allora responsabile del servizio Urbanistica. Nessuna gara pubblica è stata mai esperita.

Sky Net Srl, successivamente, ha cambiato la denominazione sociale in Air Policastro Srl ma con identico amministratore della Società Idroscalo Turistico e della Sky Net e con nota pervenuta il 10 giugno 2019 prot. 13923 il legale rappresentante della Soc. Allimac Srl, anche qui identico amministratore della Società Idroscalo Turistico, della Sky Net e della Air Policastro, ha richiesto la voltura, sollecitata il 2 settembre 2019, in favore di Allimac, della concessione di mq. 700 rilasciata a Sky Net (divenuta AIR Policastro S.r.l.) nonché il rilascio della licenza commerciale per vendita di carburante nell’Aeroporto di Scalea.

L’Ufficio tecnico comunale con nota del 21.11.2019, facendo seguito alla nota del 7.8.2019, a precisazione ed integrazione della stessa, ha comunicato ad Allimac i motivi ostativi all’accoglimento della domanda di voltura della concessione dell’area di mq. 700 e i motivi del mancato riconoscimento del contratto di cessione del ramo di azienda con la nuova società Allimac e delle clausole in esso contenute. Da ultimo, il 6 luglio 2022 la Air Policastro è stata dichiarata fallita, con procedura fallimentare n. 75/2022 del Tribunale di Napoli”.

Aviosuperficie di Scalea
Giacomo Perrotta, sindaco di Scalea

Perrotta ricapitola

Il sindaco di Scalea, allora, ricapitola quanto finora ricostruito: “Per quanto riguarda la gestione dell’aviosuperficie siamo in presenza di una gestione provvisoria di 14 anni, non supportata da atti e proseguita nell’indifferenza delle precedenti amministrazioni.

Per quanto riguarda l’hangar e la stazione di rifornimento siamo di fronte ad una concessione di 25 anni sancita da una semplice determina.

Inoltre, forse non tutti sanno che il Comune di Scalea, allo stato attuale, è creditore del rilevante importo di 140.000 euro oltre interessi, per come è stato indicato nella domanda di ammissione al passivo, nonché del pagamento in tutti questi anni degli oneri dell’energia elettrica e del mancato pagamento di tributi locali.

L’amministrazione comunale non intende ostacolare l’attività degli organi del fallimento, ma ha il dovere di tutelare i diritti e gli interessi della collettività rappresentata, senza dar luogo a fraintendimenti in ordine al proprio operato”.

Aviosuperficie di Scalea: i sassolini dalle scarpe di Perrotta

Queste, infine le conclusioni del primo cittadino di Scalea: “Questi i fatti – dice, perché, piaccia o no, la storia non si cambia. Come amministrazione ci meravigliamo che in tutti questi anni non ci siano state interpellanze e nessuno si sia chiesto su quali atti fosse improntata la gestione dell’aviosuperficie.

È assurdo e paradossale che l’unica amministrazione che negli ultimi 20 anni ha cercato di capire come è stato gestito un bene della collettività sia oggetto di attacchi e reprimende, forse provenienti da chi evidentemente avrebbe piacere che la Città fosse amministrata da persone che non hanno a cuore i beni comunali, alle quali non importa se a fronte dell’affidamento di un bene pubblico vengono rispettati i contratti di gestione o vengono pagati i tributi.

Questa amministrazione è invece convinta di una circostanza elementare: se si richiede il rispetto delle regole al comune cittadino, tale osservanza è tanto più dovuta da chi gestisce, con ritorno economico, un bene pubblico.

Forse non tutti coloro che si sono precipitati a esprimere la propria opinione sui social erano effettivamente a conoscenza di questa storia e magari sarebbe stato meglio evitare giudizi sommari e affrettati.

Siamo sempre più sicuri di perseguire la strada intrapresa, per raddrizzare situazioni evidentemente carenti di presupposti amministrativi, nell’interesse esclusivo e primario dei cittadini”, conclude Giacomo Perrotta.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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