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Marlane nell’incuria. Abitanti di via Pucci di Tortora: “Pulite il terreno, temiamo incendi”

“Area Marlane covo di serpenti e topi, ma un eventuale incendio ci preoccupa di più”. Residenti firmano segnalazione al Comune di Praia a Mare.

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C’è forte preoccupazione per gli abitanti di via Biagio Pucci di Tortora per le condizioni in cui versano i terreni dell’ex area industriale Marlane. La vegetazione è cresciuta indisturbata a causa della mancanza di pulizia negli anni scorsi e ora si teme per un eventuale incendio che, come già avvenuto in passato, potrebbe minacciare le loro case.

Per questo motivo gli abitanti della strada nel Comune di Tortora che corre affiancata al confine con l’ex area produttiva hanno firmato una segnalazione dello stato delle cose, protocollata in quesi giorni ad alcuni enti competenti, in particolare al Comune di Praia a Mare.

L’ente, infatti, non solo comprende l’area in questione nei suoi confini, ma ne detiene anche la proprietà da alcuni anni, a seguito di un accordo con il Gruppo Marzotto (leggi qui). Tuttavia, la segnalazione è stata indirizzata anche al comando della Polizia locale praiese, al Comune di Tortora e alla compagnia dei carabinieri di Scalea tramite la locale stazione.

“La vegetazione – fanno sapere i cittadini firmatari – è habitat di serpenti e topi giganteschi. Inoltre, alla luce degli incendi che si sono verificati anche nei giorni scorsi e in zone non molto lontane, tale scenario rappresenta un pericolo di livello altissimo soprattutto per chi abita a ridosso dell’area, per le abitazioni e per le automobili”.

In via Biagio Pucci abita una persona diversamente abile il cui caso viene portato ad esempio per spiegare le difficoltà che deriverebbero da un eventuale incendio e dalla necessità di allontanarsi rapidamente dal posto.

La situazione è considerata dai residenti “una vera bomba ad orologeria“. Chiesta dunque un’urgente azione di pulizia dei terreni Marlane, “almeno delle zone più ad alto rischio”.

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La distanza tra i terreni Marlane, le automobili in sosta e le abitazioni

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La risposta del Comune di Praia a Mare

In merito abbiamo sottoposto la questione al sindaco del Comune di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo, che così ci ha risposto: “Non possiamo procedere alla pulizia di quell’area a causa del sequestro disposto dall’autorità giudiziaria nell’ambito dei procedimenti legati alle note vicende Marlane. Abbiamo tuttavia chiesto al procuratore capo di Paola l’autorizzazione a procedere, ma non abbiamo ottenuto risposta. Per questo, e anche in base alle sollecitazioni dei residenti di via Pucci di Tortora, abbiamo reiterato la richiesta sperando che venga accolta dal magistrato facente funzione in attesa della nomina del nuovo procuratore capo”.

Il Comune di Praia a Mare – lo ricordiamo – è proprietario della porzione di area Marlane in questione dal 2016. Ovvero, da quando ha accettato la proposta Marzotto denominata “Linee guida per la risoluzione dei contenziosi in corso”. All’ente è andata un’area dal valore stimato di 1 milione e 759mila euro e comprensivo di un “pezzo” della vecchia fabbrica, del depuratore usato dalla stessa, dei terreni antistanti a questi e ad altri edifici, come schematizzato nella foto qui sotto. E nella quale è possibile anche scorgere sul lato nord via Biagio Pucci.

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In cambio il Comune di Praia a Mare, oltre a corrispondere una cifra simbolica di 1000 euro, rinunciò all’appello contro la sentenza di primo grado, alla costituzione di parte civile e a ogni richiesta di risarcimento danni nell’ambito dei procedimenti denominati “Marlane”, per la morte per tumore di alcuni operai e per l’inquinamento dei terreni.

Inoltre l’ente assunse alcuni obblighi. Per dieci anni l’ente non potrà trasferire ad altri la proprietà o i diritti su beni acquisti (fino al 2026, ndr) e concesse per lo stesso periodo di tempo il diritto di prelazione a Marzotto.

Infine, il comune è obbligato a “destinare le campate del capannone e i terreni di pertinenza facenti parte della Porzione Immobiliare ad attività commerciali e/o artigianali”.

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Incendio nell’Area Marlane: il precedente del 2020

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Foto: Giuseppe Trimboli

Nel settembre del 2020 un vasto incendio esplose proprio nell’area in questione, creando lunghe ore di apprensione per gli abitanti di via Biagio Pucci, con le loro abitazioni affacciate sui terreni della ex Marlane minacciate dalle alte fiamme (leggi qui).

Nella notte tra il 16 e il 17 settembre di quell’anno, l’incendio, molto probabilmente appiccato intenzionalmente da qualcuno, si sviluppò in maniera talmente intesa da gettare già dal letto a notte fonda molti dei residenti della via tortorese.

Alcuni cercarono di tenere il rogo lontano dalle case, utilizzando i tubi in gomma per l’irrigazione dei giardini. “Le fiamme erano così intense – dissero alcuni – che il calore entrava in casa”.

Una situazione peggiorata dalla carenza di uomini e mezzi dell’antincendio che, in quelle ore, erano impegnati su più fronti per fronteggiare numerosi incendi appiccati in diversi comuni del territorio dell’Alto Tirreno cosentino.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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