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Il Comune di Santa Maria del Cedro mette a disposizione gratuitamente locali di sua proprietà nel centro storico pur di sopperire alla carenza del medico di base.
Una sede pubblica gratuita pur di sopperire a un disagio della popolazione.
La pensa così Ugo Vetere, sindaco di Santa Maria del Cedro, che ha contattato la redazione di questo sito per un aggiornamento sulla vicenda sollevata da queste pagine qualche giorno fa: ovvero, la mancanza, da qui a breve, di un medico di base nel centro storico del comune rivierasco.
A questo link è possibile approfondire la questione. In sintesi, ultimamente, tra pensionamenti e altre circostanze, è rimasto un solo medico di famiglia in servizio presso il borgo originario per la popolazione residente, in buona parte costituita da anziani. A breve anche quest’ultimo professionista andrà in pensione e c’è il rischio che scompaia a lungo l’ultimo barlume di assistenza medica basilare.
Per il tramite del primo cittadino, il Comune informa quindi che – conscio del problema – si è attivato e al momento ha individuato una soluzione per agevolare l’arrivo di un nuovo professionista. Ovvero l’offerta di una sede senza costi.
Si tratta – ci è stato spiegato – di alcuni locali situati nell’edificio a tre piani recentemente ultimato in piazza Don Francesco Gatto e realizzato per ospitare la reception del futuro albergo diffuso. L’esigenza di rinnovare alcune scuole cittadine ha indotto a trasferire temporaneamente qui le classi dell’Infanzia e delle elementari.
Nella palazzina, al piano terra, troverà posto anche la guardia medica notturna, con la predisposizione di studio medico, sala attesa e stanza da letto. Sono questi i locali che l’amministrazione comunale offre dunque al medico che sceglierà come sede principale il centro storico di Santa Maria del Cedro, garantendo costantemente il servizio ai residenti.
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“Ovviamente – ha detto Vetere – abbiamo evidenziato la problematica ai referenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, ma ci è stato detto che la scelta della sede principale viene fatta dai professionisti. Con la nostra decisione puntiamo quindi ad attirare un medico da noi“.
Da quanto appreso, la situazione è stata peggiorata da un’altra circostanza, oltre a quelle già evidenziate nel nostro precedente articolo. Mesi addietro, infatti, l’ultimo posto disponibile nel comune è stato scelto da un medico non del territorio, che poi è andato via. Purtroppo, proprio durante il periodo della sua “presenza“, ben due giovani medici del posto che hanno iniziato il loro servizio hanno dovuto optare per comuni limitrofi.
