La replica sul caso ‘Acqua non pagata alla Regione’ del primo cittadino di Tortora agli ex amministratori Lamboglia, Matellicani e Fondacaro. Clima politico sempre più avvelenato espresso da continui botta e risposta e rimpalli di responsabilità.
“Se è vero che ci sappiamo arrampicare sugli specchi, ma nelle difficoltà, è vero anche che l’opposizione composta dagli ex amministratori sa giocare molto bene a nascondino“. Lo dice Toni Iorio, sindaco del Comune di Tortora, in merito a una recente polemica esplosa tra maggioranza e minoranza.
Al centro del contendere alcuni debiti maturati dal Comune di Tortora con la Regione Calabria nel settore dell’acqua, oggetto di contenzioso, lievitati nel tempo, che ora vanno pagati e, in particolare, sulla ‘paternità’ di scelte ritenute errate che hanno condotto all’attuale situazione.
Tra le due parti è in corso una guerra di rimpallo di responsabilità e nessuna delle due parti sembra disposta a prendersene carico per chiarire ai cittadini chi ha generato effettivamente questo spreco di loro soldi pubblici.
Acqua non pagata a Tortora: la replica di Toni Iorio
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“A dimostrazione che quanto ho dichiarato nella mia diretta Facebook del 1° dicembre 2023 sono parole basate su atti ho messo a disposizione della cittadinanza, per opportuna conoscenza, tutta la documentazione“.
Tra questi atti figura un documento del 2015 (amministrazione Lamboglia) con il quale è stata chiesta alla alla Cassa depositi e prestiti liquidità per pagare alcuni debiti. Poi, un mese dopo, il governo cittadino chiede di sospendere il pagamento dei debiti per dubbi sulla “fondatezza del credito” per motivi di “prescrizione” dello stesso.
Fornita anche una recente sentenza del tribunale di Catanzaro che rigetta la pretesa di prescrizione e condanna il Comune a pagare oltre 336 mila euro, per somme dovute nel periodo del 2003-2004, “guarda caso gli anni in cui amministravano l’ex sindaco e l’ex assessore al bilancio, oggi all’opposizione”, commenta Iorio.
Infine, l’attuale sindaco di Tortora riferisce anche di oltre 90 mila euro di debito derivante dai maggiori costi di conferimento dei rifiuti presso la Regione Calabria riferito al periodo 2016-2017, “anni in cui governavano Pasquale Lamboglia e Filippo Matellicani”, sottolinea Toni Iorio.
“Per tale debito – aggiunge – questa amministrazione nei giorni scorsi, ha chiesto alla Regione Calabria un piano di estinzione per avere la possibilità di partecipare a bandi regionali in cui non sono ammessi comuni morosi e con contenziosi in corso relativamente a debiti sull’idrico e sui rifiuti“.
Infine una stilettata che contribuirà ad invelenire ulteriormente il clima politico che attualmente connota Tortora, mandano a dire a Lamboglia, Matellicani e Fondacaro che “per fare peggio di loro abbiamo ancora quasi 17 anni di tempo“.