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Cinghiali, 8 sindaci: anticipare la caccia

Danni alle colture e incidenti stradali in aumento. Otto sindaci del Tirreno cosentino chiedono di anticipare la stagione di caccia.

bigmat fratelli crusco grisolia

AIETA – Raccolti agricoli messi a rischio e aumento dei casi di incidenti stradali. La popolazione dei cinghiali nel Parco del Pollino è in crescita e 8 sindaci del Tirreno cosentino chiedono interventi ai presidenti dell’area protette e della Regione Calabria.

Proprio a Mario Oliverio i primi cittadini di Aieta, Tortora, Santa Domenica Talao, Orsomarso, Verbicaro, Grisolia, Maierà e Buonvicino hanno chiesto l’anticipo e l’estensione della stagione di caccia al cinghiale.

“Un anticipo – spiegano in un comunicato stampa – dal momento che alla data del primo ottobre i cinghiali avrebbero tutto il tempo di continuare a devastare i vigneti e gli ortaggi delle campagne e, allo stesso tempo, un’estensione della stagione venatoria permetterebbe un maggior abbattimento di capi, con l’obiettivo di contenerne il numero e quindi i danni”.

Al presidente dell’area protetta, Domenico Pappaterra, i primi cittadini chiedono contestualmente di anticipare i tempi per la selezione e il reclutamento dei cacciatori di selezione autorizzati, che una recente proposta discussa dal consiglio direttivo del parco ha inteso aumentare di numero.

“L’incremento della quantità delle squadre di selettori autorizzati all’abbattimento della specie all’interno del territorio del Parco del Pollino – sostengono i sindaci – permetterebbe anche la tutela degli habitat e dell’ecosistema montano che ormai risulta devastato dalla crescita incontrollata di tale ungulato. Allo stesso tempo – aggiungono – chiediamo si acceleri anche l’iter sulla riperimetrazione del Parco Nazionale del Pollino. Una proposta simile era stata votata alcuni anni ma dopo decenni di discussioni ed assemblee, ancora non si è trovata una soluzione. Anche tale misura contribuirebbe a togliere una facile disponibilità di cibo, le campagne coltivate delle terre basse, per le mandrie di cinghiali”.

La questione della presenza di cinghiali nel parco, che alcuni indicano come “eccessiva”, è dibattuta da tempo. I sindaci in questione ritengono di avere elementi sufficienti per lamentare la loro presenza verso i territori più bassi del parco nonché in prossimità dei centri abitati.

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