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Custodivano una coltivazione di marijuana in una zona impervia di Cetraro scoperta circa un anno fa dalla guardia di finanza. Tre persone arrestate dalle fiamme gialle al termine delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Paola. Cinque in tutto le persone indagate.
CETRARO – Tre persone di Cetraro sono state arrestate dalla guardia di finanza per droga.
Sarebbero – sostengono le fiamme gialle – i coltivatori di una piantagione di marijuana scoperta a settembre scorso in una zona impervia di Cetraro. 200 piante di circa tre metri di altezza media. Il “raccolto” – secondo gli investigatori – avrebbe fruttato alla malavita circa 500mila euro.
Altre due persone, sempre del posto, risultano indagate. Sono accusate in concorso di detenzione di marijuana ai fini di spaccio.
L’attività degli inquirenti ha condotto, inoltre, al rinvenimento e sequestro di circa 600 grammi di marijuana, una pistola Colt con matricola abrasa, una Bmw serie 1, due cellulari e un’agenda manoscritta.
Le indagini sono state coordinate dalla Procura della Repubblica di Paola. Il sostituto procuratore Anna Chiara Fasano ha chiesto al Giudice per le indagini preliminari Maria Grazia Elia le ordinanze di custodia cautelare a carico dei tre.
La Marijuana e il clan Muto
L’area montana di Cetraro è storicamente luogo prescelto per la produzione di marijuana per conto del clan Muto. Lo stesso vale anche per altre aree simili ricadenti nei comuni limitrofi.
Solo alcuni mesi prima la scoperta della piantagione relativa agli arresti comunicati oggi dalla guardia di finanza, a luglio 2016 per la precisione, era stata portata a termine l’operazione “Terra bruciata”. In quella occasione si registrò il sequestro di ben quattro piantagioni di marijuana. I numeri del sequestro erano da capogiro.
