SCALEA – Arrestata una casalinga a Tortora per abbandono e maltrattamenti ad un minore. La quarantunenne è stata tratta in arresto lo scorso martedଠsera dai carabinieri della stazione di Praia a Mare, guidati dal tenente Vincenzo Falce. Secondo l’imputazione che grava nei suoi confronti, dopo aver allontanato da casa il figlioletto di soli undici anni, gli avrebbe addirittura intimato di non far pi๠rientro nell’abitazione altrimenti sarebbe stato malmenato. La squallida vicenda sarebbe avvenuta intorno alle ore 20,30 nel centro storico di Tortora. Le presunte minacce della donna di Tortora, hanno indubbiamente ingenerato paura nel ragazzino il quale una volta fuori dalle mura di casa si è rivolto ad uno zio al quale in lacrime ha raccontato tutto. Dopo aver ascoltato il racconto del bambino, lo zio ha deciso di sporgere querela contro la donna narrando tutto ai carabinieri della stazione di Praia a Mare, che dopo aver avvistato del caso il Magistrato di turno, Eugenio Facciolla, hanno dato il via alle indagini. In seguito a delle mirate osservazioni i carabinieri dopo essersi recati presso l’abitazione segnalata, non hanno esitato ad arrestare la donna che naturalmente si è protestata innocente. Dopo le formalità di rito, è stata sottoposta agli arresti domiciliari. Il ragazzino è stato affidato dall’Autorità Giudiziaria dei minori di Catanzaro alle cure dello zio la cui abitazione è situata a pochi metri da quella del bambino. Il fatto di cronaca, che ha avuto per oggetto l’abbandono e il maltrattamento di un minore, ha destato indubbiamente un certo turbamento nei cittadini. L’episodio è stato decisamente stigmatizzato dai tortoresi, in quanto la madre vista la particolare situazione familiare, invece di cacciare di casa il figlio, avrebbe dovuto tutelare la sua infanzia.   Â
Eugenio S. Orrico

