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Il divorzio ampiamente previsto dopo la lettera di novembre
Ridda di nomi sul successore. De Francesco unico ufficiale
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – Fernando Piemontese è ufficialmente fuori dall’esecutivo del comune di Tortora.
Con ampio anticipo si era data notizia del raffreddamento dei rapporti tra l’assessore esterno di origini lucane ed il primo cittadino tortorese.
Alla base del preannunciato divorzio, il disaccordo sui modi della gestione amministrativa dell’ente comunale di Silvestri e della sua giunta. Disaccordo che Piemontese ebbe modo di esternare attraverso uno scritto dai toni piuttosto critici indirizzato al sindaco di Tortora.
È bene ricordare che proprio Giuseppe Silvestri era stato il promotore dell’ingresso di Piemontese in giunta come assessore esterno. Al momento dell’investitura gli fu consegnato un ampio ventaglio di deleghe.
All’operato di Piemontese presso la casa comunale tortorese, da maggio fino alla rottura di metà novembre, sono state associate sia critiche che riconoscimenti.
Tra le prime si annoverano in particolare quelle del consigliere di minoranza Franco Chiappetta a proposito dei modi della sua investitura e dell’accredito a suo favore di indebite indennità di missione.
Tra le seconde, le lodi di parte della maggioranza per il lavoro svolto in merito al progetto del prolungamento del Lungomare Sirimarco.
All’indomani della presa di distanza di Piemontese dall’esecutivo, Silvestri commentò in maniera pacata aggiungendo alle motivazioni esternate dal suo ormai ex collaboratore gli incarichi ricevuti da quest’ultimo presso la Regione Basilicata.
Per la sua sostituzione in questo periodo sono stati fatti diversi nomi soprattutto di elementi esterni alla compagine che vinse l’elezione comunale del 2005.
Ma a tutt’oggi si tratta di voci che non hanno avuto riscontri ufficiali ragion per cui l’unico nome al quale fare riferimento, per il momento, è quello fatto da Silvestri all’indomani della lettera di Piemontese, ovvero il consigliere Michele De Francesco.
La sostituzione di Piemontese rappresenta un argomento piuttosto delicato. Ciò per i continui cambi registrati in giunta dall’insediamento ad oggi e che, come dimostra questa vicenda, si perpetrano a testimonianza della qualità dei rapporti interni alla giunta.
Ma anche per l’importanza degli uffici lasciati scoperti ed assunti ad interim dal primo cittadino alcuni dei quali di diretto interesse nel ripascimento dell’arenile.
Quest’opera, che il 17 dicembre vivrà uno dei suoi momenti fondamentali con la gara pubblica dell’appalto dei lavori, costituisce un elemento chiave del rilancio turistico ed economico del comune di Tortora.
andate a casa………………………..non ne possiamo più
ma quando capirà questo parvenza di sindaco che non si puo tenere una comunità come quella tortorese priva di una serie progettualità culturale sociale ed economica… ma quando lascerà parlare l’interesse collettivo, quando avrà il coraggio di avvertire che la sua permanenza è stata e costituisce con attualità un aggravio per la comunità tortorese… quando avrà la sensibilità di comprendere che la tignosità con arroccamento intorno al potere, anche se appare una persona semplice ed umile, non causale di benesssere per un malato cronico come la realtà tortorese!!!???…. egregio concittadino una serie volontà che può essere di apprezzamento dal buon senso dei tortoresi è e sono le sue dimissioni abbia il coraggio di racconatre a se stesso del suofallimento politico amministrativo e lascia parlare la sua coscienza di cristiano… avrà tanto di rimproverare Lei… con stima umana ma con tanta disistima politica.
Sto via e vai continuo….non se ne può più!Non converrebbe a tutti andare alle elezioni nella prossima primavera?
Non posso che fare i miei migliori auguri, nel caso in cui diventi assesore,e lo spero molto date le sue qualita’ ,al mio caro amico Michele De Francesco