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Giovani imprenditori a confronto a Tortora


Incontro si è tenuto a Tortora presso gli impianti della Deta Mobili
Cersosimo: “Imprenditoria rinunci a incentivi in favore del contesto”


DI ANDREA POLIZZO

 

TORTORA – Giovani imprenditori di Confindustria lavora per accrescere la conoscenza reciproca delle componenti del tessuto imprenditoriale calabrese.

 

In quest’ottica va letto l’incontro svoltosi ieri nel comune di Tortora alla presenza, tra gli altri, del presidente di Gi della provincia di Cosenza, Fortunato Amarelli, di quello regionale, Florindo Rubettino, del vicepresidente della Regione Calabria nonché docente Unical di Economia applicata, Domenico Cersosimo e del direttore Assindustria di Cosenza, Rosario Branda.

 

Si tratta della prima esperienza delle “assemblee itineranti” volute da Gi per gli scopi su indicati e che, per l’occasione, è stata ospitata presso gli impianti della Deta mobili, della famiglia Tallarico, azienda dell’arredamento nota per il lancio di Hi Can, acronimo di High fidelity canopy, un letto ultramoderno ad alto contenuto tecnologico.

 

Ad una visita degli ambienti produttivi della Deta e ad una rapida illustrazione del suo percorso imprenditoriale è seguito un dibattito tra gli invitati. Nella presentazione Ivan Tallarico ha sottolineato aspetti poi oggetto della discussione.

 

Tra queste il passaggio di consegne, anche e non solo nell’ambito familiare, a giovani imprenditori; l’impresa in Calabria e le sue difficoltà; l’accesso ai e l’utilizzo degli incentivi produttivi; l’importanza di design, comunicazione e promozione; lo stato dei rapporti tra imprenditoria ed università.

 

Di particolare interesse alcuni tratti dell’intervento di Cerosismo soprattutto laddove “provocato” da Rubettino sulla tendenza della politica, allorché si occupa di programmazione economica, ad aborrire la politica della dispersione in “mille rivoli” in favore del premio ai “settori strategici”.

 

Cersosimo ha riferito, in risposta, di sognare per la Calabria una politica mista: orizzontale, per tutti i rivoli, e verticale per le eccellenze per le quali ha proposto di generare una “griglia” scientifica che conduca “all’identikit dell’eccellenza”.

 

Ma nulla ha senso se si rimane ancorati alla logica degli incentivi per le imprese e non per il “contesto”. “Gli incentivi – ha affermato Cersosimo – esistono solo per bilanciare svantaggi del contesto ma anche i migliori non servono a sovvertire un contesto troppo penalizzante”.

 

Dalle pubbliche amministrazioni alle deficienze dell’istruzione fino ad arrivare agli eventi naturali “come una mareggiata che spazza via un lungomare” penalizzano un idea, un sogno imprenditoriale.

 

“Sogno un imprenditoria calabrese – ha esclamato Cersosimo – in cui gli imprenditori sappiano rinunciare ad incentivi alle loro imprese in favore di aiuti a migliorare il contesto in cui essi operano. O dove passi il concetto degli incentivi discrezionali, che vanno ad intercettare un sogno imprenditoriale” e ciò a discapito della discrezionalità politica, quella delle amicizie, nell’elargirli.

 

“La commistione tra politica e mercato – ha sostenuto – è eccessiva. La via migliore sarebbe importare imprese, fuori dai circuiti tradizionali della politica. L’innovazione salva ma bisogna cambiare i rapporti prestabiliti. Creare una rete delle innovazioni attraverso la rete degli innovatori”.

 


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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