Tortora, Montesano tra consiglio e provinciali

Mario Montesano torna sul consiglio comunale
Sul ripascimento smentisce le promesse del sindaco

DI MARTINO CIANO

(da Il Domani di Calabria)

TORTORA – Il consiglio comunale del 19 maggio scorso ha decretato un verdetto inappellabile: il netto distacco tra governo e popolazione. Mario Montesano, in qualità di consigliere di minoranza, spiega in base a questa analisi il suo punto di vista.

«Abbiamo richiesto al segretario comunale di inviare tutti gli atti finora deliberati all’autorità giudiziaria. Per quanto ci riguarda, come minoranza non vogliamo continuare questa querelle con la maggioranza perché siamo convinti delle nostre ragioni, già confermate da una sentenza.

Questa decisione che ci porta ad acquietare gli animi sorge dal fatto che non è nostra intenzione appurare se ci sia o meno un reato d’abuso di potere, il nostro dovere l’abbiamo già fatto ora tocca al segretario comunale continuare l’iter».

Per quanto riguarda il ripascimento e le promesse non mantenute concernenti un primo avvio dei lavori a inizio maggio, il consigliere è stato polemico. «Nessuno può più credere alle promesse fatte da questa amministrazione, promettendo l’avvio dei lavori di ripascimento ad inizio maggio il sindaco ne ha detta un’altra delle sue.

I lavori cominceranno a settembre e per ora è stato effettuato solo un abbassamento delle briglie. Intanto si pensi ad aggiustare il paese che ancora grava in uno stato di abbandono. C’è solo un mese di tempo e visto che Giugno non è mai stato considerato come periodo inerente alla stagione estiva, almeno si intervenga in maniera tempestiva lì dove con interventi ordinari non si può sistemare».

Per concludere Montesano rilancia anche la sua candidatura alle prossime elezioni provinciali, chiedendo ai votanti «un’attenzione particolare ad un candidato che non ha mai fatto politica ad intermittenza ma è stato sempre presente sul territorio.

Il tempo ci ha fatto capire che la politica delle promesse non è attendibile in quanto le risorse sono finite, oggi il buon politico può solo creare opportunità e solo in esse tutti siamo liberi mentre la promessa rende sudditi.

Lancio questo appello affinché branche di elettori non diventino facili prede delle promesse che in questo periodo vengono erogate con molta facilità, visto anche l’alto numero di candidati tortoresi, la maggior parte dei quali tenterà solo di fare la conta in vista delle prossime comunali».