Infopinione Informazione locale e opinione del Tirreno cosentino e della Valle del Noce
Praticò chiede a Silvestri di difenderlo dalle accuse di Mario Russo
Il candidato del Pd macina consensi a Tortora dopo i fischi di Praia
DI MARTINO CIANO
(da Il Domani di Calabria)
TORTORA – Sabato scorso, in Corso Aldo Moro, si è tenuto il comizio del candidato alla provincia Antonio Praticò, esponente di punta del locale Partito Democratico. I temi toccati dall’ex sindaco di Praia a Mare, nonché consigliere di maggioranza uscente del consiglio provinciale, sono stati da tipica campagna elettorale.
Ad aprire il lungo dibattito è stato il neo segretario del Partito Democratico di Tortora, Francesco Martino che ha soprattutto sottolineato le gravi pecche del governo Berlusconi, lanciando, attraverso una sapiente analisi che ha commisurato il dato nazionale a quello locale, un messaggio persuasivo affinché «non ci si lasci ingannare da questo centro – destra, paladino dei ricchi e capace di dare solo ai pochi».
Antonio Praticò si è concentrato maggiormente sulla sua esperienza come consigliere provinciale, difendendo l’operato del presidente Oliverio e confermandone le capacità politiche. Ma non sono mancate anche le risposte agli attacchi del suo acerrimo avversario, Mario Russo che in un precedente comizio lo aveva accusato di eccentricità ed egocentrismo.
La risposta di Praticò è stata semplice e pacata. «Le sue accuse servono solo per strappare qualche voto ma qualora dovesse ribadire le stesse cose anche qui, chiedo al sindaco di Tortora di smentirlo pubblicamente dando piena notizia di tutto ciò che grazie a me e ai solleciti dell’amministrazione Silvestri si è riusciti a finanziare».
Praticò ha anche ironizzato sull’alto numero dei candidati presentatisi. «Tutti noi siamo animati da grandi idee, ma ciò non basta perché c’è bisogno di capacità e la maggior parte vuole usare questa tornata solo per una verifica personale. Questo gioco egoistico potrebbe tagliare le gambe a tutti, lasciando questa zona scoperta e senza rappresentanti.
Nel prossimo triennio la provincia dovrà gestire 140 milioni di euro e voi credete che se io non fossi stato rappresentante di questo collegio o se non avessimo avuto nessuno al consiglio provinciale, saremmo riusciti a canalizzare circa 15 milioni di euro nel comprensorio? Non credo proprio.
Ecco perché vi chiedo di riconfermarmi, affinché non si distrugga quanto fatto finora, perché le basi sono state gettate e la mia candidatura si basa sulla possibilità effettiva di riuscire a terminare quanto avviato».
