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Depurazione, chiediamo più rispetto

Editoriale

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DI ANDREA POLIZZO

 

TORTORA – “Stiamo dando l’anima per far funzionare al meglio il depuratore. Già quest’anno abbiamo raggiunto un obiettivo: siamo praticamente riusciti ad azzerare il cattivo odore”.

 

In queste parole amareggiate sta la reazione del sindaco di Tortora, Giuseppe Silvestri, al sequestro del depuratore di via Falconara e conseguente indagine della Procura con tanto di notifica del decreto al primo cittadino, ad un tecnico comunale ed alla ditta che gestisce l’impianto.

 

Silvestri non nasconde il sottodimensionamento della struttura di via Falconara, problema principale alla base dei molti disagi provocati alla popolazione di Tortora e a quella del confinante quartiere Laccata di Praia a Mare.

 

Ma difende il suo operato e dell’ente da lui diretto. Secondo il sindaco di Tortora, il depuratore necessita di molti interventi per essere messo in condizione di funzionare. Interventi in parte realizzati.

 

Tra un paio di settimane verrà messa in funzione una nuova vasca, più volte annunciata proprio da Silvestri. Magra consolazione, dal momento che, al momento della consegna dell’ampliamento, sarà già scemata la pressione demografica dei flussi turistici sulla depurazione.

 

Per completezza, i nuovi lavori porteranno a 30mila unità la capacità dell’impianto. Un progresso confortante ma che, a parere di chi scrive, non assorbirà la domanda di depurazione della prossima estate. È bene comunque precisare che la Polizia provinciale che ha sequestrato l’impianto ne ha lasciato facoltà d’uso di modo che la depurazione prosegua.

 

Riporto le parole di Silvestri apparse di recente sulla carta stampata. “Stiamo finendo la nuova vasca che ci metterà a riparo da ulteriori problemi. A giugno sono stati consegnati i lavori alla ditta appaltatrice e dovrebbero essere terminati fra circa venti giorni. Abbiamo migliorato l’ossigenazione e vengono impiantate nuove attrezzature per rendere più funzionale l’impianto. Ad oggi possiamo dire che la situazione è accettabile. Ci sono ancora delle criticità da risolvere e speriamo che con nuovi finanziamenti si riescano ad azzerare completamente i problemi”.

 

Azzerare i problemi. Proprio ciò che, a gran voce, molti cittadini hanno chiesto nel corso degli ultimi tre anni, particolarmente nel periodo estivo. Una voce alta, quella che si era levata dai comitati dei cittadini organizzati per la criticità del cattivo odore. Una puzza che impediva cene in terrazzo, sonni tranquilli a finestre aperte, oltre che danneggiare le attività commerciali della ristorazione poste su corso Aldo Moro.

 

Una voce forte che arrivò anche alle orecchie del governatore calabrese, Agazio Loiero, che la scorsa estate inviò il suo assessore all’Ambiente, fresco di nomina, Silvio Greco, ad accertarsi delle condizioni del depuratore tortorese ed a prospettare soluzioni. Questa è storia nota.

 

Le soluzioni non ancora messe in campo, diventano adesso storia altrettanto nota. Anche alla luce della storia di questa estate scritta dalla Procura di Paola sulla Riviera dei Cedri. Una storia fatta di 15 capitoli neri, in altrettanti comuni, su altrettanti depuratori.

 

Più volte, da queste pagine virtuali, tanto lo scrivente quanto gli utenti, hanno chiesto che le soluzioni venissero proposte e poi perseguite con attenzione e costanza. Che i mesi invernali venissero impiegati per discutere, poco, e per agire, tanto. Poco si è fatto, molto non si è riuscito farlo.

 

Non è solo una questione di ‘cosa non ha fatto il comune’, ente che opera tra mille ristrettezze economiche e impacci organizzativi.

 

È anche da chiedersi: cosa non si è fatto tutti, durante l’inverno per affrontare temi che non si fermano alla depurazione ma che devono, come più volte si è detto, affrontare ciò che avviene in mare, sui fiumi, tra i monti?

 

Cosa non hanno fatto istituzioni sovracomunali a parte riunirsi al tramonto di questa estate a far patti per il mare?

 

Facciamolo noi un patto: chiediamo più rispetto. Anche in periodi insospettabilmente lontani da consultazioni elettorali.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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