Un impianto consortile tra i due comuni per la depurazione
Diritti cittadini coinvolge municipi, Regione, Ato e Provincia
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – Un impianto di depurazione consortile tra i comuni di Tortora e Praia a Mare per superare l’empasse che ogni anno i due centri turistici vivono nel periodo estivo.
Ormai da tempo, se ne discute in tavoli istituzionali che vedono coinvolte le due amministrazioni ed enti sovracomunali come l’assessorato all’Ambiente della Regione Calabria e l’Ambito territoriale ottimale della Provincia di Cosenza.
Il tutto con la mediazione del movimento dei Diritti cittadini e del responsabile per l’alto Tirreno cosentino, Antonio Lacava.
“Nel corso dell’ultimo di questi incontri avvenuto il 19 gennaio – rende noto Lacava –, al quale era presente anche l’assessore regionale Silvio Greco, si è prospettato di avviare subito un atto congiunto tra i due comuni, poi sottoscritto l’8 febbraio dal commissario prefettizio Eugenia Tarsia per il Comune di Tortora e dal sindaco Carlo Lomonaco per quello di Praia a Mare”.
“Ho ritenuto giusto firmare la nota inviata al dipartimento Ambiente della Regione Calabria che ipotizza – si legge in un comunicato stampa del commissario straordinario del Comune di Tortora – uno schema depurativo unitario per i due centri da realizzare con le nuove tecnologie e nell’assoluto rispetto della normativa vigente e dell’ambiente. Ora – prosegue Eufemia Tarsia – tocca a Regione e Ato, con una azione sinergica con le due municipalità, intervenire per dare soluzione al grave e delicato problema”.
Dello stesso avviso il sindaco di Praia a Mare. “Avere un impianto di depurazione in posizione non ottimale spinge i due comuni a trovare altre soluzioni. Noi – aggiunge Lomonaco – propendiamo assolutamente per la gestione pubblica della depurazione, affidata al consorzio dei Comuni. L’esperienza che da anni porta avanti Praia a Mare con la gestione diretta ha dato dei risultati migliori”.
Questo il prossimo passaggio istituzionale: “Bisognerà andare all’Ato – spiega Lacava – e discutere con il presidente Mario Gerardo Oliverio e l’ingegnere responsabile Pallaria, per una variazione del Piano d’ambito dalla depurazione”.