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Tortora, torna l’allarme randagismo

Su Facebook i cittadini sono allarmati e in ansia per la loro incolumità
F. Chiappetta (Ambiente): “Non ci sono soldi se ne parla a settembre”

bigmat fratelli crusco grisolia

DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – Branchi di cani occupano le strade rendendole pericolose di sera tra l’indifferenza dell’amministrazione comunale e così, a Tortora, torna l’allarme randagismo.

Il quadro emerge dalle segnalazioni di molti cittadini allarmati da una situazione di degrado che pregiudica gesti semplici come rincasare nelle proprie abitazioni nelle ore notturne.

“Tornare a casa e trovare la strada ostruita da una decina di cani – confida un cittadino –deve essere messo in conto. Il riconoscimento di normalissimi diritti, quali il libero accesso alle proprie abitazioni, dalle nostre zone è solo un servizio accessorio”.

La segnalazione è partita con questa frase da un residente di via Nazionale, nel quartiere Marina che, rientrando a casa di notte, si è imbattuto in un gruppo di randagi e li ha fotografati. Dopo aver pubblicato gli scatti su facebook, ha raccolto sulla sua pagina le testimonianze, le segnalazioni e le opinioni di altri cittadini.

Vengono citate le strade intorno al campo sportivo, ma anche aree di confine come il terreno Marlane, l’ex zona industriale e le località Laccata e Viscigliosa del Comune di Praia a Mare.

I disagi conseguenti alla presenza dei randagi non si limitano agli spaventi e agli escrementi che ricoprono marciapiedi e strade. I cittadini ne fanno una questione di incolumità.

“Durante la notte e fino al mattino – scrive un cittadino tortorese – sono nel recinto di casa mia e, al mattino, prendere l’auto o il motorino è un impresa. Ho segnalato il problema ma la risposta è sempre la stessa: “non è competenza nostra”. Ma – aggiunge – se aggrediscono me o i miei familiari, risponderanno ancora che non è competenza loro”?

Proprio il timore di essere azzannati è tra le preoccupazioni più ricorrenti nei commenti su facebook e c’è anche chi teme che, in questi casi, gli interventi delle istituzioni arrivino solo a tragedia avvenuta.

Oltre ai pericoli vengono segnalate anche le conseguenze dannose di questo fenomeno incontrollato per il turismo. “Estate 2010: più cani che gente. Bel turismo che abbiamo” è il laconico commento di un utente rassegnato.

E le soluzioni? L’amministrazione comunale, guidata da Pasquale Lamboglia, viene chiamata in causa sin dalla prima segnalazione.

“Non penso sia colpa di nessuno – scrive l’autore delle foto –. Però chi amministra ha il potere per intervenire. Per questo – prosegue – dobbiamo far pervenire loro le nostre istanze in modo civile e corretto”.

Un’altro utente richiama la legge regionale 41 del 1990, “Istituzione anagrafe canina, prevenzione randagismo e protezione degli animali” per richiamare la responsabilità politica di fronte a questo problema.

“Non ci sono soldi – risponde l’assessore all’Ambiente del Comune di Tortora, Franco Chiappetta –. È un problema serio – aggiunge – che alle casse dell’ente costa, ogni anno, non meno di 30mila euro e gli aiuti dagli enti sovracomunali, di questi tempi, sono un miraggio. Al momento – aggiunge Chiappetta – ospitiamo 40 animali nel canile convenzionato e non possiamo permettercene di più. Inoltre – conclude l’amministratore – in questo momento ci stiamo occupando di emergenze più stringenti, al randagismo penseremo a settembre”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Francesco Martino

    e ti pareva, il problema c’è ora, però ne parliamo dopo, nel frattempo arrangiatevi…..
    anzi, vuoi vedere che è colpa di qualcun altro?
    Chissà se il nostro esimio assessore rinuncia all’indennità nel frattempo visto che , come dice lui stesso, non ci sono soldi.