Incontro in comune per esaminare dati offerti da Cesareo
Venerdì i primi cittadini saranno a colloquio con Scopelliti
DI ANDREA POLIZZO
PRAIA A MARE – “Venerdì chiederemo a Scopelliti di riconsiderare il futuro dell’ospedale di Praia a Mare che non merita la chiusura”.
In sintesi, è questo il pensiero de i sindaci altotirrenici interessati dal servizio della struttura sanitaria praiese. Tra i primi cittadini dei comuni di Praia, Tortora, Aieta e San Nicola Arcella è stato costituito un comitato di vigilanza sul nosocomio riunitosi nel municipio praiese ieri pomeriggio. In vista dell’incontro in programma a Palazzo Alemanni, infatti, i sindaci vogliono vederci chiaro sui dati dell’ospedale di Praia a Mare.
Stando alle dichiarazioni recentemente rilasciate proprio da Scopelliti, il nosocomio locale rischia la riconversione.
“È il destino di alcune strutture – ha detto il governatore calabrese –. Il nostro obbiettivo è la qualità. Preferiamo strutture efficienti anche se questo significherà dover fare qualche chilometro in più”.
Il criterio di scelta terrà conto di numero e costo dei posti letto. Praia rappresenterebbe un punto critico, dal momento che ha solo 84 posti letto e costa oltre 14 milioni di euro l’anno. Ma il direttore sanitario dell’ospedale, Vincenzo Cesareo afferma che le cifre in suo possesso dicono altro.
“L’ospedale di Praia a Mare – ha infatti detto – conta, ogni anno, su un attivo di circa 5 milioni di euro. Abbiamo 93 posti letto ma, se la Regione rivedrà l’atto illegittimo emesso nel 2008 dall’Asp, riapriranno Ostetricia e Pediatria con cui saremmo ben oltre i 100 posti letto”.
Proprio su questi dati, i primi cittadini del comitato territoriale hanno voluto vederci chiaro.
“Occorre capire bene come vengono imputati certi costi – ha fatto sapere il sindaco di Aieta, Gennaro Marsiglia –. Basta spostare qualche importo da un ospedale a un altro e i risultati cambiano”.
“Se questa è la situazione – ha commentato il sindaco di San Nicola, Domenico Donadio – non possiamo certo restare inerti. Chiederemo alla Regione di salvare l’ospedale e di cambiare politica”.
Vediamo solo di non farci togliere anche l’Ospedale, la Politica si metta da Parte x una volta, altrimenti dopo la Marlane e dopo il trasferimento dei servizi ASL e tutto ciò che ha fatto che questi paesi siano andati allo sfascio.
Impegno serio questa volta senza interferire Politicamente altrimenti sarà un’ennesimo BLUFF.