Il commerciante ritratta e indica Nicola Trazza come “l’uomo con la pistola”
Mentre si attende la confessione di Niki ritrovato il telefonino di Giovanni
DI ANDREA POLIZZO
SANREMO – Si complica la posizione di Nicola Trazza, il giovane praiese accusato dell’omicidio di Giovanni Isolani avvenuto nel negozio Ortofrutta a Sanremo il 16 dicembre scorso.
Stando a quanto emergerebbe dalle indagini condotte dai carabinieri di Sanremo, proprio il gestore dell’esercizio commerciale, Andrea Benedetto, che il killer ha costretto ad uscire prima di sparare, messo di fronte ai filmati delle telecamere in possesso degli inquirenti ha dovuto ammettere di aver visto l’assassino.
Una ritrattazione, questa, rispetto alla prima dichiarazione nella quale aveva affermato che l’assassino aveva il volto coperto.
Inoltre, sembra che il gestore dell’ortofrutta conoscesse i due giovani praiesi protagonisti di questa tragedia, che frequentavano spesso il suo negozio. E conoscerebbe anche Davide Ventre, il cugino 36enne di Niki Trazza, perché in passato ha lavorato alle sue dipendenze. L’uomo, proprio in compagnia di Niki, è stato ripreso poche ore dopo l’omicidio dalle stesse telecamere all’esterno del negozio. Ventre, residente a Sanremo, è già conosciuto alle forze dell’ordine.
Le dichiarazioni di Andrea Benedetto, dunque, confermerebbero la tesi dell’accusa secondo cui Niki sarebbe il giovane ripreso dalle telecamere all’esterno del luogo in cui è avvenuto il delitto.
Le indagini, sin dalle ore successive all’omicidio, si sono concentrate su Trazza che, attraverso il suo legale Luigi Patrone, si è professato innocente ed ha detto agli investigatori di essersi separato dall’amico prima dell’omicidio, perché inseguiti da persone sconosciute.
Al momento, Nicola Trazza è sottoposto alla custodia cautelare in carcere disposta dal giudice per le indagini preliminari Eduardo Bracco, che ha ritenuto possibile il rischio di inquinamento di prove. Gli investigatori ritengono che gli interrogatori a cui viene tuttora sottoposto permetteranno di raccogliere elementi significativi entro le prossime ore. In particolare, l’ipotesi che sta prendendo corpo tra è che l’omicidio sia stato una sorta di regolamento di conti per questioni legate allo spaccio di droga.
E sempre su questa tragedia, arriva un ulteriore aggiornamento. È stato infatti, ritrovato, ma senza scheda ‘sim’ il telefonino cellulare appartenente a Giovanni Isolani. Le circostante in cui e’ stato rinvenuto il telefonino sono ancora coperte da segreto istruttorio.
Gli inquirenti fanno sapere che Nicola Trazza, sarebbe stato visto chino sul corpo di Giovanni. Dagli accertamenti risulterebbe che addosso alla vittima sia stata rinvenuta soltanto la patente e non il portafogli e il cellulare.