La richiesta dei parenti delle vittime di modifica del capo d’accusa
I legali: “I dirigenti Marzotto sapevano pericolo dei materiali usati”
DI ANDREA POLIZZO
A renderlo noto in una conferenza stampa i legali delle persone costituite parte civile nel processo Marlane e intenzionate a far modificare il capo di imputazione da “omicidio colposo plurimo” in “omicidio volontario con dolo eventuale”.
“Le morti sospette degli operai della Marlane Marzotto di Praia a Mare – hanno commentato i legali – non sono diverse da quelle dei sette operai della Thyssen Krupp”.
Nel processo Marlane, sono in attesa di giudizio Pietro Marzotto, Antonio Favrin e Lorenzo Bosetti, Attilio Rausse, Carlo Lomonaco, Bruno Taricco, Vincenzo Benincasa, Salvatore Cristallino, Ivo Comegna, Giuseppe Ferrari, Lamberto Priori, Ernesto Emilio Fugazzola, Silvano Storer, Jean De Jaegher.
Per la parte civile relativa ai congiunti delle presunte morti bianche della ex fabbrica tessile praiese, gli avvocati Salvatore Staiano, Enrico Caterini, Lucio Conte, Bruno Ganino, Pasquale Vaccaro.
Secondo la linea difensiva i dirigenti della Marzotto sono sempre stati a conoscenza dei rischi legati all’uso di determinate sostanze chimiche all’interno dello stabilimento congiuntamente all’assenza di misure precauzionali a tutela degli operai.
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