Nota dal Comune sulla ultimazione lavori alla viabilità
Opere ferme: si pensa a rescissione e richiesta danni
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – “Sono in corso di ultimazione i lavori di sistemazione e bitumazione di via Mancini, via Lanzillotti e via Guida, strade centrali della zona Marina e compresi nel programma dei lavori pubblici per il 2011, interamente finanziati con fondi comunali”.
Lo rende noto il Comune di Tortora con un comunicato stampa del capogruppo di Impegno comune, Filippo Matellicani, sull’impegno dell’amministrazione comunale per il ripristino della viabilità sull’intero territorio comunale.
Quanto all’area delle frazioni montane, l’amministrazione informa di ulteriori sistemazioni e messa in sicurezza in altri tratti viari particolarmente nelle località Massacornuta, dopo la frana del 2009, e Sant’Elia.
La nota del Comune si sofferma anche sull’annosa vicenda dei “Lavori di realizzazione di opere per la raccolta acque bianche, impianti di illuminazione, marciapiedi, rete idrica per le vie interne trasversali e parallele al lungomare F. Sirimarco”,
“Questi, ad oggi – è scritto nel comunicato dell’amministrazione di Tortora – sono ancora fermi nelle vie Da Vinci e De Gasperi”.
Si tratta di opere, informa ancora il Comune, aggiudicate già nel 2009 alla ditta Palladino ma rallentati a causa di irregolarità nell’esecuzione degli stessi e a causa di violazioni delle norme in materia di sicurezza oltre che al mancato rispetto dei tempi di esecuzione
“Il sindaco – spiega il comunicato – già dal mese di agosto, ha dato formale impulso all’ufficio Tecnico comunale ed ai direttori dei lavori di adottare i provvedimenti necessari per garantire il rispetto del capitolato d’oneri, verificando la possibilità di rescissione del contratto in danno alla ditta esecutrice. Il Sindaco, inoltre conclude la nota del Comune di Tortora – ha dato mandato all’ufficio Legale di verificare se, in seguito ai notevoli disagi creati nel periodo estivo ai commercianti, ai residenti ed ai turisti dimoranti nella zone interessate dai lavori, vi siano gli estremi per richiedere anche il risarcimento per i danni provocati all’immagine del paese”.