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Ondata di furti, tracce di xenofobia … e di ipocrisia

Gli arresti delle tre serbe sollevano più di una reazione xenofoba
Luoghi comuni: sarebbe il caso di non fare di tutta l’erba un fascio

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editoriale
DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – Primi segnali di xenofobia, odio e razzismo. Il rischio è quello di fare di tutta l’erba un fascio. Avviene in questi giorni a Praia a Mare e Tortora. Una conseguenza del difficile periodo che le due comunità vivono a seguito dell’ondata di furti che da settimane colpisce il territorio e che, ancora non sembra cessare.

È notizia di ieri l’arresto in pieno centro a Praia di alcune donne serbe, di etnia rom, provenienti dal campo nomadi di Salerno. I carabinieri le hanno fermate a seguito di un tentativo di violazione di domicilio con l’intento, si presume, di rubare.

L’ondata di rapine in appartamento di questi tempi, e di cui, per primo, questo sito si è occupato, ha talmente esasperato una consistente fetta della popolazione che la prima reazione registrata è stata quella di considerare le tre donne serbe responsabili delle ruberie. Ma, come le stesse forze dell’ordine hanno confermato, per modo e contesto territoriale della loro azione, non sarebbero riconducibili al fenomeno criminale che tanto fa discutere in questi giorni.

In una seconda fase, per le strade, quelle reali e quelle telematiche, molti sono stati i commenti ascoltati e, soprattutto, letti su facebook contenenti tracce di xenofobia, quella paura per l’altro, quella repulsione per il diverso che arriva anche a sfociare in discriminazione, intolleranza e perfino in manifestazioni violente.

Qualcuno scrive di aver già notato le “Tre belle signore” gironzolare in auto con la propria auto presumibilmente a scopo di ricognizione arrivando a chiedere di “Rispedirle al loro paese”.

A qualcun’altro scappa uno “Zingare di merda”, altri rilanciano con un “Datele fuoco” o “Squagliamole”, ma c’è anche chi si limita a sottolineare la propria rabbia semplicemente perché “Si  continua a non dormire”.

Incuriosisce l’intervento di chi sostiene che nella raffica di colpi alle case sia coinvolto anche qualche “Paesano”, insomma qualcuno del posto. Un luogo comune, già sentito. Si narra sempre, in questi casi, che a guidare le mani leste degli stranieri (altro luogo comune, i romeni sono sempre i primi indiziati!) sia qualche compaesano certo della presenza di un bottino.

Andandocene per luoghi comuni, come non ricordare quelli sulla mancanza di controllo da parte delle forze dell’ordine e delle istituzioni.

Di questo e di altro ne ho discusso recentemente nel corso della trasmissione del venerdì sera che conduco su Rete 3, la Finestra sul territorio.

In quell’occasione è stata avanzata una domanda che si ripropone, come un luogo comune, al ripetersi di questi episodi. “Sei in casa tua, ci sono mogli e bambini che dormono, qualcuno entra in casa tua di soppiatto e te lo ritrovi davanti: cosa fai?”.

La risposta spontanea è “Proteggo coloro che amo”. Credo che nella malaugurata ipotesi che ciò avvenga, nessuno chieda i documenti. Non ci sono distinzioni di nazionalità, razza, lingua o religione. Chi ci ruba in casa viola i nostri diritti e mette a repentaglio i nostri affetti e può essere un ‘paesano’ come uno ‘straniero’.

Questa deriva xenofoba, appena accennata ma pronta a montare, la trovo ipocrita. Ci svilisce e ci mette nelle condizioni di punire indiscriminatamente chi è venuto qui è ha accettato le nostre regole e, di contro, salva tutti coloro con i documenti italiani in regola. Magari anche quelli che guidano le mani leste degli stranieri. Ammesso che non sia solo un luogo comune.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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8 comments

  1. pure Benito Mussolini ed Adolf Hitler erano pazzi e schifosi..

  2. @Biagio Laprovitera pensa bene ad usarla la parola fascista, non è un dispregiativo… potevi benissimo dire un pazzo schifoso…

  3. Biagio Laprovitera

    Che pena.E’ questo il sentimento che si insinua nell’animo quando si toccano questi argomenti.Scommetto che se si scoprisse che i ladri sono “paesani”,quelli che hanno subito furti sentirebbero meno la sofferenza della violenza che hanno subito da chi gli è entrato in casa…Mentre,nell’ipotesi contraria di ladro straniero,dagli all’untore !! La fantasia per attuare una punizione si scatena :li vorrebbero squagliati,bruciati,appesi,come minimo accompagnati a calci in culo nel carcere più duro che c’è.Ma quante giustizie ci sono ? Una per “Noi” e una per gli “Altri”?
    E gli altri cosa dovrebbero dire quando vengono presi a lavorare senza contratto,senza orario e con una paga che nessun italiano accetterebbe? Non è un furto questo? La dignità di queste persone vale meno della nostra? Racconto sempre,quando siamo in argomento,che io sono nato in Brasile non perchè i miei genitori (e,prima di loro,i nonni)fossero lì in vacanza…C’erano fior di delinquenti nella comunità italiana,pensate a cosa hanno combinato negli Stati Uniti,e non solo,con la mafia italoamericana…Chi siamo noi per giudicare una comunità? Che sia rumena o marocchina o altro? Il nemico è dentro di noi,purtroppo.
    Qui in Toscana siamo ancora sotto shock per la violenza scatenata da uno schifoso fascista contro gente che al massimo era passibile di una multa.I fascisti,in questi casi,farebbero meglio,almeno,a stare zitti,le bacheche virtuali e le loro pubblicazioni grondano razzismo e incitano alla violenza contro chi non è come loro.Ignoranti come capre,non tengono conto che senza la presenza degli stranieri la nostra già decadente economia andrebbe a pezzi.Per giustificare le loro merdose tesi razziste,si attaccano al cavillo dello straniero “irregolare” senza permesso di soggiorno,senza spiegare che i loro rappresentanti (fascisti)nel governo,compresa la Lega,hanno fatto delle leggi che rendono molto complicato avere il permesso di soggiorno a chi non vuol delinquere.Alla fine cosa ci serve,invece dei rigurgiti razzisti?
    Ci serve innanzitutto lavoro,ci serve che la macchina della giustizia funzioni bene,e ci serve una politica diversa da quella del centrodestra appena ritiratosi che ha fatto in modo che i poliziotti non abbiano neanche la benzina per le volanti che dovrebbero garantirci più sicurezza.A Natale invitate a casa uno straniero,a pranzo con voi,parlando con lui vi accorgerete che sono più le cose che vi uniscono di quelle che vi dividono.Dareste un esempio ai vostri figli,ai vostri vicini e vi sareste fatto un bel regalo di Natale ! Auguri a tutti !

  4. si è visto dove ci hanno portato gli ideali di nazional-socialismo e populismo demagogico di stampo fascista,ci hanno portato a fare una guerra assurda che credo nessun italiano a quel tempo volesse,ci hanno portato ad anni di fame e distruzione.Parlare di antisionismo come valore attuale mi fa sorridere perchè l’antisionismo è la dottrina per la quale si deve andare contro gli ebrei,ma ricordo a tutti i “Soloni Littori” che Gesù di Nazaret fino a prova contraria è nato Ebreo praticante ed è morto Ebreo praticante,discendente del re Salomone,re di Giudea,quindi questa dottrina è un’ANTITESI

  5. Pasquale Russo79

    Credo che molte persone ,che parlano in questo modo,lo fanno perche nn si sono mai relazionate con stranieri che nn vadano al disotto della classe media,nel caso l’abbiano fatto nn hanno avuto una esperienza positiva.Questo credo perche nel momento di relazionarsi lo fanno con energie negative cioe’ pregiudizi.da parte mia avrei mille di esperienza da raccontare la maggior parte positivissime.Solo per far fare una idea a questa gente,quanto vivevo a Roma ho avuto un periedo tristissimo e gli unici che mi hanno aiutato realmente sono stati dei Marocchini ,questi avevano si e no da mangiare per loro,ma nn si sono fatti problemi ,mi hanno ospitato in casa loro lasciando una stanza solo per me,mentre loro dormivano in tre in un’altra.Questo e’ solo un fatto,per nn parlare di senegalesi ,rumeni,serbi,bosniaci ecc..ecc.. La classe sociale di una persona nn la rende buona o cattiva,a tutti da fastidio essere derubati ,credo pero nn per questo si ci deve accanire su una ”razza” o l’altra,su una classe sociale o altra.
    Cerchiamo di capire perche queste persone sono in questo stato,cosa li ha condotti a questo.Credo che la combrensione sia lecita,bisognerebbe prendersela e bruciare chi crea la poverta e queste condizioni di vita.

  6. Io sono un militante del Movimento Sociale Fiamma Tricolore – Destra Sociale e mai come ora sento il dovere di dire la mia. Razzismo, xenofobia sono idee stupide e inattuali. Parlare di identità, famiglia, valori no. Il pensiero nazional-popolare si è evoluto e neanche noi, che abbiamo avuto come segretario dal 1995 al 2004 Pino Rauti, crediamo più in certe idee becere e vetere. Il fatto accaduto a Firenze è una doccia fredda per tutto il nostro ambiente. Questo atto, ben lungi dalle nostre chiacchiere (fortunatamente) di paesello ha evidenziato ancora di più i problemi sociali del nostro Paese. I fatti di Firenze e di Torino sono da condannare senza se e senza ma. Però non bisogna neanche tenere i prosciutti sugli occhi su determinati temi e su cause che noi, insieme anche ad altri movimenti d’area portiamo avanti. Detto questo, caro Andrea in amicizia e “parentela” ti dico questo senza alcuna cattiveria o malizia in quanto ben sai che di te ho una stima grandissima, capisco e rispetto il tuo ragionamento senza pur condividerlo, ma accusare la nostra popolazione di essere “razzisti e xenofobi” beh mi sembra esagerato. E’ normale che alcuni cittadini, come anche 10 anni fa (e i ladri erano italiani!), si organizzano in ronde NON VIOLENTE! Così aiutano le forze dell’ordine sulle indagini. E scusa se posso sembrare anacronistico ma ci sta anche qualche “sfogo pesante”. La sorella della mia migliore amica ha subito il furto dell’autovettura comprata soltanto due mesi fa, beh, è normale anche che lei, per esempio, o persone in genere che hanno subito furti o nostri compaesani dicano sui social-network piuttosto che nei bar alcune frasi sgradevoli di persone provenienti dall’estero! Detto questo io spero che le istituzioni locali e non prendano finalmente in atto di come sia davvero la situazione a Tortora, Praia e nel resto della nazione. Se non si fa qualcosa la gente “ghiessi paccia” come diciamo noi e fidati, non è per furti ma anche per altro, il lavoro in primis. Un mio amico, nostro compaesano di professione piastrellista, giorni fa a Scalea mentre svolgeva il suo lavoro in un’abitazione a Scalea insieme a dei muratori di nazionalità rumena ha sentito quest’ultimi parlare tra loro, in italiano e dirsi “abbassiamo i nostri prezzi che gli prendiamo il lavoro a sti italiani di m****” e stava scoppiando una mezza rissa. Cari amici, caro Andrea, a parlare siamo tutti bravi ma se non si tocca con mano com’è la vera realtà, beh, le parole vanno al vento. Un saluto.

  7. Alessandro Maimone

    Io no sono razzista ma non e neanche giusto che alcuni rom girano per le strade di Praia e Tortora con le macchine e forse neanche senza certificato assicurativo, hanno perfino la tv ma dico la corrente dove la prendono ma soprattutto la pagano?

  8. la mamma degli ignoranti è sempre incinta caro gestore,purtroppo noi ignoriamo che siamo tutti uguali,e che bisogna prendersela con i delinquenti stranieri o italiani che siano,bisogna distunguere l’onestà dalla delinquenza,basta prendersela con Rom,Rumeni,Serbi,Marocchini ecc,e se le 3 donne fossero state italiane!? non credo che le forze dell’ordine le avrebbero lasciate scappare,secondo me i riflettori vanno puntati sull’escalation di furti,e non sugli stranieri,come hanno fatto a Torino che hanno quasi bruciato vive delle povere persone solo perchè la ragazzina italiana si è inventata uno stupro,così facendo si accende una miccia che porta allo scoppio dell’odio indiscriminato contro chi è “diverso” da noi,ci siamo dimenticati di essere un popolo di emigranti