Chiusa prima ondata di protesta in attesa delle risposte del Governo
Statale 18 ‘libera’ ma autotrasportatori pronti a rioccupare le strade
DI ANDREA POLIZZO
TORTORA – Rimossi i presidi degli autotrasportatori dalla Ss 18.
Sono i coordinatori della protesta inscenata da lunedì 23 a venerdì 27 febbraio a confermarlo.
Come annunciato nei giorni scorsi, a mezzanotte di ieri, ma in realtà anche prima, camionisti e proprietari di piccole ditte di trasporti hanno smobilitato dai punti in cui si erano creati i blocchi della circolazione per i mezzi pesanti: Tortora, Scalea e Cirella.
La conferma va a smentire parzialmente alcune notizie circolanti a mezzo stampa circa il mantenimento dei presidi in Calabria, Ss 18 compresa. Resterebbero invece ancora attivi i blocchi in corrispondenza degli svincoli dell’A3 Salerno-Reggio Calabria, sulla statale Jonica 106.
La situazione, dunque, dovrebbe tornare alla normalità nelle prossime ore. In particolare per quanto riguarda gli approvvigionamenti del carburante.
Per quanto riguarda la protesta contro il costo della vita, i coordinatori del Tirreno cosentino, intervenuti nel corso del programma La finestra sul territorio, in onda ieri sera su Rete 3 Digiesse, hanno riferito di attendere riscontri positivi dai tavoli istituzionali in programma da qui alle prossime settimane.
“Se non arriveranno risposte – hanno detto – a metà febbraio torneremo ad occupare le strade a far sentire ancor più forte la nostra voce”.
Gli autotrasportatori chiedono soprattutto sgravi ai costi del carburante, delle assicurazioni e dei pedaggi autostradali.
Nel corso del salottino televisivo di Rete 3 i coordinatori hanno anche voluto rimarcare la natura pacifica della loro protesta.
“In cinque giorni di presidio – hanno dichiarato – nessun genere di incidente si è verificato”.
Infine un richiamo agli attestati di solidarietà e condivisione della protesta stessa.
“Alcuni cittadini – hanno raccontato i portavoce degli autotrasportatori – sono venuti a trovarci. Tra gli amministratori comunali del territorio solo La Giunta di Scalea, con il sindaco Pasquale Basile, sono venuti in visita. Totalmente assenti – hanno ancora detto – i sindacati”.