La donna coinvolta è in prognosi riservata ma non in pericolo di vita
Ma i cittadini riflettono sul post-riconversione dell’ospedale di Praia
TORTORA – È fuori pericolo di vita ma in prognosi riservata presso l’ospedale Iannelli di Cetraro la donna coinvolta lo scorso 3 febbraio in un incidente stradale a Marina di Tortora.
La signora è stata investita sul cavalcavia di via Nazionale, nei pressi di corso Aldo Moro, da una auto senza controllo e, a seguito dell’urto, è precipitata nella scarpata del viadotto.
Provvidenziali per lei i soccorsi degli automobilisti in transito e l’intervento dei sanitari del 118 che l’hanno rapidamente trasportata all’ospedale di Praia a Mare. Qui, la paziente è stata prima stabilizzata presso il pronto soccorso e poi trasferita a Cetraro dove è stata confermata la diagnosi della rottura di una rotula.
In periodi di riconversione dell’ospedale in Casa della salute i cittadini si chiedono come sarebbero andate le cose se l’incidente fosse accaduto dopo le 20 o nel fine settimana dal momento che, come sostengono la dirigenza medica, i chirurghi e gli anestesisti della struttura sanitaria, le variazioni previste dal 6 febbraio mettono a rischio il servizio di pronto soccorso nelle ore notturne e nei festivi.
Di certo, per la malcapitata, sarebbe stato necessario un viaggio in ambulanza fino a Cetraro. Percorrendo la Ss 18 servirebbero, come indica, ad esempio, Google map, 1 ora e 3 minuti per coprire 55,9 chilometri.
“La diagnosi e la stabilizzazione – spiegano da ambienti sanitari – per norma deve essere fatta dove avviene il primo intervento di soccorso. Ma – aggiungono – se, ad esempio, la donna coinvolta nell’incidente di venerdì avesse riportato un politrauma con lesioni interne degli organi, come la milza, doveva essere immediatamente operata. Quindi – concludono – il tempo per portarla a Cetraro non sarebbe stato sufficiente a salvarle la vita”.
Altre riflessioni sono rivolte al tratto di strada da sempre indicato come cavalcavia di Tortora. Troppi, secondo i cittadini i sinistri che vi si verificano a causa delle condizioni dell’asfalto indicate come probabili cause anche dell’incidente del 3 febbraio. Dopo la pioggia di quel giorno, lo ricordiamo, una Opel Astra grigia (foto), condotta da un uomo di nazionalità italiana, ha perso aderenza, è andata in testa coda ed ha invaso la carreggiata opposta dove transitava lo sventurato pedone.