Ospedale di Praia a Mare non voto per protesta
La finestra sul territorio alle 20 e 45 su Rete 3
PRAIA A MARE – Nessuno governi senza sanità. Sembrerebbe questo il diktat di un territorio, l’Alto Tirreno cosentino, che si sente depredato del diritto alla salute. I cittadini riconsegnano i certificati elettorali. Giuseppe Greco, sindaco di Buonvicino chiama a raccolta i colleghi e lancia la proposta di riconsegnare le fasce tricolori.
Il 31 marzo 2012 l’ospedale di Praia a Mare, punto di riferimento per la sanità dei comuni che vanno da Tortora a Diamante, sulla costa, e da Aieta a Verbicaro sulle colline, sarà riconvertita in Casa della salute. Sui cittadini, già aleggia lo spettro della malasanità.
La finestra sul territorio, programma di approfondimento giornalistico di Rete 3, torna ad occuparsi della chiusura dell’ospedale di Praia a Mare. Ospiti in studio, Giuseppe Greco, sindaco di Buonvicino, Vincenzo Cesareo, direttore sanitario dell’ospedale di Praia a Mare, Raffaele Papa, Comitato civico in difesa dell’ ospedale di Praia a Mare.
I medici qui sono tutti o quasi tutti impegnati in politica e poi hanno gli studi privati. Questo porta via del tempo per tutto il “resto”…..I pochi medici che seguono il giuramento stanno scappando o sono prossimi a farlo. Anche qualcuno che lavora a Praia…..E’ un peccato ma purtroppo è cosi. Parlo per esperienze vissute e non per voci di popolo.
Ciao Francesco, di certo il personale medico, persino il direttore sanitario, essendo dipendenti pubblici dovrebbero essere autorizzati dal direttore Asp a rilasciare dichiarazioni. Probabilmente è per questo motivo che non v’è traccia ‘ufficiale’ di loro dichiarazioni. In separata sede, non mi è mai capitato di parlare con perosnale sanitario favorevole a questa riconversione/chiusura.
Parafrasando un post sul gruppo Fb del comitato pro-ospedale:
non so se nessuno se lo e’ chiesto fino a questo momento ma che cosa ne pensano i medici dell’alto tirreno cosentino di tutta questa faccenda? Esiste una qualche dichiarazione in merito? qual’e’ la loro opinione in merito? credo che questa storia li riguardi e non poco.
il giuramento di Ippocrate recita, tra i tanti punti che, io medico
– Giuro di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
e
– Giuro di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente.
Ecco, io credo che la chiusura dell’ospedale sottoporra’ chi vive nell’alto tirreno cosentino (specie nei mesi estivi) ad una situazione di potenziale costante calamita’ e urgenza.
Io non sono riuscito a trovare la dichiarazione di un medico che sia uno su questa storia.
Perche’ nessun medico dell’alto tirreno cosentino ha rilasciato una dichiarazione pubblica di indignazione e/o ha paventato la possibilita’ non dico di uno sciopero (che aggiungerebbe al danno pure la beffa) ma almeno di una manifestazione di protesta per l’intera categoria?
credo che avrebbe un peso diverso da quello che potrebbero avere le iniziative di “comuni cittadini”.
Per favore, ditemi che non ho cercato bene e qualcosa e’ stato gia’ fatto/detto oppure… illuminatemi e spiegatemi il perche’ di questo silenzio (assenso?)