L’organo esecutivo dell’Unione, sarebbe infatti disposta a valutare un eventuale periodo transitorio che farebbe slittare la scadenza dell’1 gennaio 2016 fissata dalla Bolkestein per le aste pubbliche.
Ma (e questa è la notizia brutta!) esclude categoricamente che si possano evitare le gare d’appalto previste dalla Direttiva servizi per le concessioni balneari: l’ormai famigerata direttiva Bolkestein.
Sul punto si è espressa la struttura della Commissione europea di direzione del Mercato interno e dei servizi.
“È impossibile – fanno sapere dal dicastero della Commissione – non includere questo settore nella Direttiva servizi perché è questo che sono le concessioni: dei servizi, non dei beni. Inoltre – aggiungono da Bruxelles – i trattati impediscono l’esclusione”.
Della questione se ne è discusso al Parlamento Ue su iniziativa di Assobalneari-Confindustria.
“Converrebbe – hanno detto i rappresentanti della Commissione – fare leggi nazionali e regionali in collaborazione con noi lavorando sui margini di flessibilità che prevede la Direttiva”.
Tuttavia i rappresentanti italiani hanno fatto notare come, da una parte, fin ora il Governo è stato immobile eppure gira voce di un imminente di un decreto nato senza confronto con le associazioni di categoria e la politica.
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