VERBICARO – Arturo Riccetti. Carmine De Filippo. Sono le uniche due candidature alla carica di presidente del Consiglio di amministrazione della Bcc di Verbicaro che sono filtrate in questi giorni.
A questi due nomi dovrebbe aggiungersi quello di Francesco Silvestri, attuale presidente facente funzione. Non sono inoltre escluse altre candidature.
Il termine ultimo per la presentazione era fissato al 31 ottobre, ovvero 5 giorni lavorativi prima della data di convocazione dell’assemblea dei soci per il voto, sabato 8 novembre. Ma – a quanto si apprende – questo limite è stato fissato dalla banca ad oggi.
Da domani, dunque, dovrebbe esserci l’ufficialità. Abbiamo provato a ottenere qualche anticipazione, ma i vertici della Bcc si sono chiusi in rigoroso silenzio. Non è dato ancora sapere la rosa completa degli aspiranti né quando il Cda vaglierà i loro requisiti di eleggibilità. Nelle sedi di Verbicaro e Scalea i centralinisti deviano le nostre telefonate agli apparecchi del presidente facente funzione che però squillano a vuoto.
Eppure Francesco Silvestri, che da vicepresidente guida la banca dopo che il Cda ha destituito Arturo Riccetti che era stato eletto a maggio scorso perché privo dei necessari requisiti, non ha mancato di intervenire sulle ennesime polemiche sollevate proprio dai due candidati.
Entrambi, infatti, hanno lanciato l’allarme sulle “deleghe selvagge” sospettando possibili brogli.
“Nessuna irregolarità – ha fatto sapere Silvestri –. Le deleghe potranno essere conferite fino all’inizio dell’assemblea di sabato. Nessun obbligo – ha aggiunto – su orari e luogo per la validazione delle stesse, né circa il mantenimento di un registro. Tuttavia – ha poi aggiunto – svolgerò questo compito per due ore al mattino nella filiale di Scalea e altrettanto tempo al pomeriggio nella sede centrale di Verbicaro”.
Silvestri ha inoltre replicato l’appello alle parti affinché la prossima assemblea per l’elezione del presidente del Cda sia improntata alla serenità. Un appello che molto probabilmente cadrà nel vuoto.
De Filippo, ha infatti accusato l’attuale dirigenza di scarsa trasparenza nella gestione della banca e di non voler modificare lo statuto e i regolamenti che – secondo l’aspirante presidente – sarebbero stati redatti apposta per “Conservare l’incarico”. Il nuovo candidato ha inoltre chiesto ai soci di non delegare il proprio voto.
Silvestri ha risposto ricordando che le attuali regole per l’elezione degli organi della banca, oltre ad essere state accettate dall’assemblea dei soci, sono state dettate nel 2011 dalla Federazione nazionale delle Bcc e rispondono al requisito della “necessaria esperienza” per guidare una banca. Proprio qui, inoltre, Silvestri ha ricordato come De Filippo fosse ai vertici dell’istituto di credito negli Anni ’90, periodo in cui subì il commissariamento da parte di Banca d’Italia.