L’operazione, denominata Omnia libera, è stata condotta dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Cosenza. Il periodo, oggetto di indagine, va dal 2010 al 2014.
Fari puntati sui processi locali di riscossione del ticket sanitario per prestazioni ottenute nei pronto soccorso delle strutture dell’Asp cosentina. Gli investigatori, passando al vaglio oltre 600mila operazioni, isolando i cosiddetti codici “verde” e “bianco”, ovvero prestazioni per patologie non gravi che richiedono un pagamento a differenza dei codici “rosso” e “giallo” per i quali è prevista l’esenzione, hanno scoperto che “solo il 5percento – è scritto in un comunicato – degli utenti fruitori delle attività dei vari pronto soccorso ubicati presso le sopracitate strutture sanitarie ha pagato il ticket per le cure ricevute”.
Sono state dunque appurate omissioni di controlli e riscossioni da parte del management dell’azienda sanitaria.
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