BELVEDERE MARITTIMO – Questa volta la responsabilità non è della ditta ma del Comune, per questo il sindaco di Belvedere Marittimo ha chiesto aiuto al Prefetto. Enrico Granata ha ottenuto un incontro in prefettura a Cosenza, fissato per lunedì 9 marzo, per trovare una soluzione al problema del pagamento dei creditori.
Lo sciopero di ieri degli addetti alla raccolta dei rifiuti, ha mosso un po’ le acque. I dipendenti devono avere lo stipendio di dicembre e la tredicesima del 2014, e poi gennaio e febbraio del 2015.
L’Ecologia Falzarano, che gestisce il servizio di igiene ambientale da giugno 2013, non percepisce compensi da agosto 2014. Il blocco cautelativo, proposto dai sindacati, non sembra essere la soluzione considerato che il Comune non può pagare.
Il sindaco Granata è stato chiaro. “Il problema – ha precisato – non sono i soldi, che pure avremmo trovato, ma le norme previste dal Ministero dell’Economia e delle Finanze che ci impongono il pagamento dei creditori in base all’ordine cronologico delle fatture. Ciò significa che pur essendo un servizio essenziale e indispensabile quello dell’igiene ambientale, non possiamo scavalcare gli altri fornitori che hanno presentato il conto prima della Falzarano, anche se si tratta, ad esempio, di spese di cancelleria. Abbiamo un residuo di una vecchia anticipazione di cassa – ha concluso Granata – con questi soldi riusciremmo a pagare il servizio per i rifiuti”.
La ditta intanto deve ricevere dal Comune più di 500mila euro. Soldi che permetterebbero all’azienda di pagare immediatamente ai lavoratori di Belvedere le spettanze arretrate.
In questo caos economico sono stati inseriti anche i danni subiti al depuratore. Il terzo furto di rame è costato al Comune altri 20 mila euro, di cui 6 sono già stati spesi per il ripristino di una prima linea che ha consentito di rimettere in funzione l’impianto di depurazione. I lavori però dovranno essere completati, nel frattempo la struttura è stata dotata di un sistema di sorveglianza.