PRAIA A MARE – È ufficialmente partito il conto alla rovescia. 4 mesi di tempo e Regione Calabria e commissario della sanità dovranno fornire una risposta ai cittadini dell’Alto Tirreno cosentino in merito alle sorti dell’ex ospedale di Praia a Mare.
Nelle ultime ore, infatti, gli avvocati dello studio legale Spataro, ingaggiati dai comuni di Praia a Mare e Tortora per opporsi nelle sedi giudiziarie contro la conversione della struttura sanitaria, hanno notificato la sentenza di ottemperanza del Consiglio di Stato con la quale, lo scorso 15 giugno, è stato ordinato a Regione e commissario di applicare una precedente decisione di Palazzo Spada.
Ovvero, di rideterminarsi sulle funzioni che la struttura di Praia a Mare, oggi un Capt, dovrà svolgere poiché la trasformazione in Casa della salute è stata ritenuta illegittima. (ne abbiamo parlato qui e qui)
L’ospedale riaprirà? Al momento la risposta più corretta è: forse. Va infatti ricordato che, da un lato, il Consiglio di Stato obbliga il commissario della sanità calabrese unicamente a rivedere le decisioni del 2012. Ha, inoltre, nella sua sentenza stabilito che la conversione applicata dal commissario dell’epoca, Giuseppe Scopelliti, in contrasto con la salvaguardia dei Livelli essenziali di assistenza, ha finito con il penalizzare l’utenza dell’Alto Tirreno cosentino. Dall’altro non bisogna dimenticare che in merito alla chiusura dell’ospedale praiese, Scura ha dichiarato di non ritenere che il territorio sia stato penalizzato e che su di esso esistono le strutture pubbliche e private per garantire l’emergenza urgenza. (ne abbiamo parlato qui)
Se i 120 giorni concessi a Scura per agire dovessero passare senza che quest’ultimo prenda provvedimenti, il Consiglio di Stato ha già nominato un sostituto ad acta: il direttore della direzione salute della Regione Lazio, che avrà a disposizione altri due mesi di tempo.
Qualsiasi cosa decidano ciò non toglie che per 3 anni hanno lasciato un comprensorio di circa 100mila abitanti senza un punto di assistenza sanitaria di riferimento, dovrebbero riaprire l’ospedale e risarcire i cittadini dell’alto Tirreno cosentino, è inutile che Scura dichiari che il nostro territorio è servito adeguatamente, venga a fare un giro nei mesi estivi a vedere che la popolazione raddoppia. La Riviera dei Cedri non è rappresentata in regione ed i risultati si vedono, i politici fanno solo parole, una volta facevano parole ma almeno anche qualche fatto, ma dal ’94 in poi è solo un enorme circo mediatico dove vince chi la spara e la promette più grossa, e intanto la gente perde i diritti primari.