Irreperibile da aprile Giuseppe Scornaienchi è ricercato dai carabinieri. È uno dei destinatari di misure cautelari nell’inchiesta Frontiera.
CETRARO – Giuseppe Scornaienchi, detto Pino o’Cunfiett, è ricercato anche in queste ore dai carabinieri delle compagnie di Paola e Scalea.
Il 26enne cetrarese è uno dei 68 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Catanzaro su richiesta della Dda nell’ambito dell’inchiesta denominata Frontiera che ieri, martedì 19 luglio, ha decapitato i vertici del clan Muto di Cetraro.
In realtà Scornaienchi è irreperibile da mesi. È scomparso dai radar delle forze dell’ordine da aprile scorso. Ovvero da quando ha partecipato con altri due a un aggressione a mano armata ai danni di un senegalese 61enne, conosciuto in città con il soprannome di “Moro”.
Ma il giovane cetrarese era già noto alle forze dell’ordine come intraneo alla cosca anche a seguito della condanna inflittagli nel processo Overloading, scaturito da un’indagine contro un cartello di narcotrafficanti operante tra Cetraro e Paterno Calabro.
Il Gip di Catanzaro, nell’ambito di “Frontiera”, accusa Giuseppe Scornaienchi di associazione di tipo mafioso. Ovvero di appartenere al clan Muto all’interno del quale svolgerebbe rapine atte a finanziare le imprese criminali del gruppo come quella all’ufficio postale di Sangineto, poi sventata dai carabinieri a giugno del 2015.
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