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Paola, la giustizia in un edificio fatiscente

Ascensori in panne, cancelli bloccati e ritardi negli stipendi agli addetti alla sicurezza: disagi e difficoltà per amministrare la giustizia al tribunale di Paola.

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PAOLA – Il tribunale di Paola è in alto mare.

Ascensori rotti, riparati dopo tre giorni, cancello principale bloccato, aria condizionata pressoché inesistente. Il tempo che passa acuisce giorno dopo giorno i problemi che interessano, in particolare, l’ala nuova della cittadella giudiziaria.

Per giorni l’unica strada per raggiungere la procura sono state le scale. Naturalmente per chi può farle. 120 gradini per raggiungere i locali di procuratore e sostituti, che sono stati quasi isolati. Entrambi gli ascensori sono andati in tilt e c’è stata impossibilità di raggiungere gli uffici o le aule per coloro i quali hanno problemi di deambulazione.
Difficoltà si sono registrate anche per coloro i quali dovevano raggiungere i piani sottostati con i fascicoli.

Tutto questo poiché è il Ministero dell’Interno che dovrebbe assicurare le riparazioni straordinarie. Andrebbero pertanto rifatti alcuni contratti scaduti a suo tempo. È da fine 2015 che le competenze dal comune sono passate allo Stato. All’ente rimangono solo le manutenzioni ordinarie. Metà aula del giudice per le indagini preliminari è al buio.

Nel mentre il cancello elettronico principale di accesso al tribunale è bloccato. E fin quando il ministero non autorizzerà la sua riparazione sarà una chimera. Rimane da utilizzare un cancello secondario, ma se a sua volta questo va in tilt, le autovetture di magistrati e procuratori rischiano di rimanere “prigioniere” nell’area.

Ma passiamo ad altro. C’è anche la questione del pagamento delle società che garantiscono la sicurezza. Le ditte sono creditrici nei confronti del comune di diverse mensilità e adesso che c’è stato il cambio col ministero la situazione non è cambiata. E così il pagamento dei lavoratori è spesso effettuato in ritardo.

Rimangono poi da affrontare le situazioni inerenti i gruppi frigo e i termoconvettori per l’aria calda e fredda. Anche qua bisognerebbe avviare un contratto con una ditta per il riavvio delle macchine. L’estate non è stata affatto facile per il tribunale che si è dovuto dotare di ventilatori (ne sono stati acquistati ben 30, ndr) per sopperire alla calura nei mesi del solleone. E stessa situazione sussiste per le problematiche relative ai gruppi elettrogeni e alla sostituzione delle plafoniere.

Il Comune di Paola, ad oggi e nonostante i solleciti, può fare ben poco e sarà competenza del tribunale di concerto con il Ministero cercare di trovare tempestivamente una soluzione a un blocco che si acuisce giorno dopo giorno.


About Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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