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Mensa e Iene a Tortora, Pds: “Non strumentalizzateci”

Progetto di sviluppo interviene sulla questione mensa scolastica e servizio delle Iene. “Non le abbiamo chiamate noi. Polverone evitabile”.

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TORTORA – Il gruppo di minoranza del Consiglio comunale di Tortora, Progetto di sviluppo, interviene sulla vicenda dell’affidamento della mensa scolastica che ha attratto nel comune tirrenico le Iene di Italia 1.

Lo scorso 19 ottobre 2016, infatti, nel corso di una puntata del noto programma televisivo è stato trasmesso un servizio giornalistico realizzato da Giulio Golia nel quale si chiedevano spiegazioni in merito all’assegnamento, tramite bando di gara, del servizio di mensa scolastica alla Good food productions Sas.

La ditta in questione è di Filippo Matellicani, uno dei soggetti arrestati a luglio 2016 nell’ambito dell’operazione denominata Frontiera con la quale la Dda di Catanzaro ha inferto un duro colpo al clan Muto di Cetraro. L’intestatario della ditta, inoltre, è omonimo e parente dell’attuale vicesindaco ed assessore al Bilancio del Comune di Tortora. In seguito l’assegnazione è stata revocata.

Della vicenda si sono inoltre occupati, anche prima delle Iene, alcuni siti come Iacchité.

A distanza di alcuni giorni, dunque, l’intervento di Pds che ha voluto inizialmente chiarire un concetto: non sono stati loro a chiamare le Iene.

“Sentendoci ancora chiamati in causa – fa sapere il gruppo di minoranza – perché additati come responsabili dell’intervento televisivo, riteniamo dover chiarire un po’ le idee a coloro che questa faccenda la stanno strumentalizzando a fini politici. Noi non abbiamo chiamato le Iene né alcun’altra testata giornalistica. Siamo persone perbene, e non siamo abituati a fare politica ricorrendo a bassezze che hanno avuto come unico risultato un grave danno d’immagine a tutta la comunità tortorese ed alle persone coinvolte”.

Tra queste, i due Filippo Matellicani. “Tutti siamo innocenti – scrive Pds – fino all’ultimo grado di giudizio. Compreso il vicesindaco. Come lui stesso ha affermato la sua è una famiglia molto vasta e se a lavorare sono quasi sempre loro, lui che colpa ne ha”?

Questa, poi, la posizione del gruppo di minoranza su come la vicenda è stata gestita. “L’iter amministrativo nell’aggiudicazione della gara d’appalto è stato corretto – sostiene Progetto di sviluppo –. Effettivamente la ditta chiamata in causa poteva partecipare ed aveva il diritto di farlo. Ma – precisano – al vicesindaco non è venuto in mente che forse si sarebbe sollevato un polverone? Forse non pensava di questa portata. Tanto la minoranza è quella che è: quattro incapaci che fanno interpellanze e domande alle quali poi non si dà mai nessuna risposta dimostrando lo scarso rispetto che hanno di noi come persone e come rappresentanti delle istituzioni. Ma lasciamo stare noi, ai cittadini tortoresi cosa dicono adesso? Prima si aggiudica la gara, poi in seguito ad articolo giornalistico, si chiede il parere del prefetto. Forse allora qualche dubbio è sorto. Doveva intervenire un giornale o era sufficiente un po’ di buon senso? La mafia a Tortora non esiste, il clientelismo sì. È questo il vero termine che si deve usare. Noi lo abbiamo sempre denunciato nelle sedi opportune senza mai offendere”.

In definitiva, i consiglieri Papa, Cerbino, Grimaldi e Iorio, dopo aver allontanato il dubbio circa un loro presunto ruolo nell’arrivo delle Iene a Tortora, chiedono alla maggioranza di passarsi una mano sulla coscienza.

“Però – dichiarano ancora da Pds – non continuiamo a mettere la testa sotto la sabbia, la realtà è che si vuole far cadere la colpa su di noi affinché vicesindaco e amministratori non si assumano le proprie responsabilità e le proprie colpe. In un Paese civile si sarebbero chieste le dimissioni, ma a Tortora non c’è democrazia e ci stiamo avviando verso la dittatura”.

E, infine, sul silenzio del gruppo mantenuto fino ad oggi: “Abbiamo preferito non intervenire nei numerosi commenti sui social – informano i consiglieri di minoranza – anche in considerazione del fatto che alcuni amministratori ed assessori commentavano con eccessiva leggerezza e mal costume deridendo ed offendendo dei cittadini che prendevano liberamente parte a una discussione pubblica”.

Progetto di Sviluppo: Iorio e Cerbino, in piedi, Grimaldi e Papa, seduti.
Progetto di Sviluppo: Iorio e Cerbino, in piedi, Grimaldi e Papa, seduti.

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