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Paola, una nuova strategia per il porto

Nonostante l’avvio del procedimento di revoca della concessione demaniale il Comune di Paola non abbandona il “sogno porto”, ma serve una nuova strategia.


PAOLA – Il progetto del porto turistico non verrà abbandonato ma è chiaro che la fase di stallo dell’iter per la sua realizzazione ha comportato una sorta di “sfiducia” alla società da parte del Comune di Paola.

Una sfiducia che si è concretizzata con l’avvio del procedimento di revoca in autotutela della concessione demianale.

Senza dimenticare che il comune, a breve, dovrà cedere le sue quote societarie attraverso un apposito bando o una manifestazione di interesse.

Alla società Marina di San Francesco di Paola Spa è stata rilasciata cinque anni fa la concessione demianale per l’occupazione di 185mila 074 metri quadrati di superficie di suolo demianale marittimo e di 129mila 547 metri quadrati di specchio acqueo avente validità da 13 giugno 2011 al 12 giugno 2061.

Il responsabile del secondo settore dell’ufficio tecnico comunale, Fabio Pavone, ha avviato com’è noto una procedura di riorganizzazione del servizio con le consequenziali verifiche delle concessioni demianali in atto presso il settore competente. Inoltre il 28 giugno 2016 è stato conferito incarico professionale per la redazione del Piano spiaggia comunale ed è pertanto necessario procedere alla verifica e alla valutazione della specifica condizione dell’atto summenzionato.

La decadenza della concessione è dettata dalla mancata esecuzione delle opere prescritte nell’atto di concessione e per mancato inizio della gestione nei termini assegnati. Nonché per aver omesso il pagamento del canone per il numero delle rate fissate all’atto della stessa concessione.

In poche parole l’amministrazione comunale considerato che il presidente della società si è quasi dileguato in questi anni avrebbe l’intenzione di affidare ad altri la sua realizzazione.

Il massimo responsabile del consiglio di amministrazione comunale, Antonino Nigro, in risposta al comune avrebbe assicurato un cosiddetto piano di rientro per ottemperare a quanto previsto. Vedremo se negli effetti la società recupererà il tempo perduto in questi tre anni di completo immobilismo.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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