SANGINETO

Gabriele Bono, richiesta di incidente probatorio

Il caso del 13enne Gabriele Bono, deceduto a causa della caduta di una porta di calcio a Sangineto. Il PM di Paola Anna Chiara Fasano ha richiesto l’incidente probatorio. Sono indagate cinque persone. 


SANGINETO – Richiesta di incidente probatorio sul caso della morte del 13enne Gabriele Bono.

Il pubblico ministero della procura di Paola, Anna Chiara Fasano, vuole scavare a fondo. Non lasciare nulla di evaso. Adesso si attende che il giudice delle indagini preliminari convochi apposita udienza nel corso della quale dovrebbero essere sentiti quattro minori. Il PM Fasano conta di raccogliere testimonianze utili sui fatti oggetto del procedimento penale.

Il PM di Paola Anna Chiara Fasano

Il caso Gabriele Bono

I fatti, ricordiamo, sono accaduti lo scorso anno a Sangineto. Gabriele Bono è deceduto dopo essere stato travolto dalla porta del campo di calcetto in cui stava giocando con alcuni compagni. La tragedia è avvenuta a pochi metri di distanza dalla struttura socio-educativa di cui il ragazzino, residente in provincia di Reggio Calabria, era ospite.

La porta, secondo una prima ricostruzione, è caduta addosso al ragazzino mentre, per motivi che sono in corso d’accertamento, avrebbe tentato di arrampicarsi sulla traversa. I pali lo hanno travolto colpendolo violentemente alla testa.

La porta con ogni probabilità era mobile, ossia non fissata a terra. Quando sul posto sono giunti i carabinieri della locale stazione e il personale del 118 le condizioni del ragazzino sono subito apparse disperate. Trasportato d’urgenza in ospedale il bambino è deceduto.

Sull’incidente hanno avviato indagini i carabinieri della compagnia di Scalea al fine di accertare l’esatta dinamica del dramma, nonché eventuali responsabilità.

La Procura della Repubblica di Paola ha successivamente iscritto nel registro degli indagati cinque persone. Sempre la procura aveva nominato anche due consulenti per l’autopsia sul corpo del bimbo. Gabriele Bono era di Seminara. Una storia familiare difficile la sua. Un’esistenza troncata dal tragico dramma che ha scosso due intere comunità.

Adesso la magistratura dovrà fare chiarezza su quanto accaduto in quei drammatici istanti e di chi siano le eventuali responsabilità del caso.

Francesco Maria Storino

Attualmente collaboratore della Gazzetta del Sud ha lavorato per La Provincia, Comunità 2000, Edizioni master, Il Quotidiano della Calabria e Corriere dello Sport. Cura particolarmente la cronaca giudiziaria.

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