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Scalea, a che punto è la depurazione?

Richiesta valutazione ambientale sul project financing per l’Ambito Scalea, Aieta, Santa Domenica Talao e Papasidero. Ecco come cambia il sistema depurazione se la Regione Calabria darà l’ok.

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SCALEA – Aqua consult, il privato del progetto finanziario sulla depurazione nell’Area omogenea di Scalea ha predisposto la Valutazione di impatto ambientale.

Lo studio verte sul sistema che servirà la città di Torre Talao e i comuni di Aieta, Santa Domenica Talao e Papasidero.

L’eventuale via libera da parte della Regione Calabria spianerebbe la strada agli interventi di ottimizzazione del sistema fognario e depurativo del territorio in esame. Una risposta dai dipartimenti di Catanzaro è attesa in non più mesi di tempi. Con l’ok si tornerebbe in conferenza dei servizi per l’approvazione del progetto definitivo da sottoporre alla Giunta.

Dagli uffici di via Plinio il Vecchio si mostra cauto ottimismo, conoscendo i tempi della burocrazia calabrese. Sarebbe già una vittoria strappare l’ok sulla Via entro febbraio. Non è detto che questi interventi si riesca a realizzarli in tempo per l’estate 2018. Del resto la loro esecuzione, a partire dall’esecutività, richiede un massimo di 10 mesi.

scalea depuratore

Il nuovo sistema di depurazione

Ecco in sintesi cosa è previsto.

Il depuratore comunale di Scalea subirà una sorta di restyling funzionale. Non sono previste nuove vasche, bensì un adeguamento tecnologico per ottimizzare lo smaltimento dei reflui. La capacità attuale di circa 115mila abitanti equivalenti resterà tale ma riorganizzata in tre linee di cui due attive sempre e una da attivare con l’aumento della popolazione nel periodo estivo.

La rete fognaria sarà incrementata con pochissime nuove condotte a servizio delle zone ancora non raggiunte, mentre saranno rinnovati i tratti che versano in pessime condizioni.

Altri interventi riguardano l’abbattimento del cattivo odore emanante dall’impianto e accorgimenti per la sicurezza sul luogo di lavoro. Infine, per le zone isolate e per le quali realizzare nuovi tratti di fogne sarebbe antieconomico sarà applicato il cosiddetto trattamento Bottini.

Anche per gli altri comuni sono previsti interventi di ottimizzazione degli impianti di depurazione e della rete fognaria.

L’intera operazione prevede finanziamenti per circa 3milioni 600mila euro, di cui 1milione di euro del privato che è risultato aggiudicatario della progettazione, realizzazione e gestione degli interventi nel 2015.

Le somme derivano da misure del Fondo per lo sviluppo e la coesione del Comitato interministeriale programmazione economica per interventi strategici nel Mezzogiorno in settori ambientali della depurazione delle acque e della bonifica di discariche.

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Sullo stesso argomento: Ambito ottimale Santa Maria del Cedro


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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