Dopo gli avvistamenti in comuni come Lauria e Latronico esponenti e rappresentanti locali si attivano per smuovere la situazione.

LAGONEGRO – Politici e amministratori del Lagonegrese sono stati coinvolti nei giorni scorsi dall’emergenza cinghiali registrata sul territorio.
Alcuni esemplari sono stati visti perfino circolare liberamente nei centri abitati. È successo, ad esempio e solo per citare alcuni esempi, in comuni come Latronico e Lauria. Dell’argomento si sono occupati i colleghi di Ivl24.it.
La politica locale non ha fatto mancare le proprie reazioni.
Angelo Lamboglia, sindaco di Lauria, ha parlato di “emergenza da affrontare immediatamente” chiedendo l’attivazione delle istituzioni preposte e appellandosi alla “cooperazione istituzionale per arginare un fenomeno che sta minando la sicurezza dei territori”.
Fausto De Maria, sindaco di Latronico, ha parlato a Radio Radicale di un problema “che va avanti da tempo” e ha scritto al ministro per l’Agricoltura Teresa Bellanova e ad altri parlamentari, per modificare la legge nazionale. Ha inoltre chiesto “l’applicazione urgente della legge regionale” in materia.
A tal proposito il consigliere di Forza Italia Francesco Piro ha annunciato “una commissione di studio, non solo per trovare una soluzione, ma per creare economia”.
La legge regionale – è stato ricordato – ha stabilito le linee guida per la gestione della materia otre a prevedere il Piano faunistico-venatorio, non ancora in vigore
“Bisogna investire ulteriormente – ha detto Piro –, non ci sono dubbi, ma il vero problema passa, purtroppo, sopra le nostre teste. Da Roma pare che non si muova una foglia. Sembrava che lo scorso anno qualche provvedimento si stesse prendendo, ma, dopo il clamore suscitato dagli ambientalisti, le istanze dei territori sono rimaste lettera morta”.
