L’accusa dell’amministrazione: senza interesse per la cultura. Abitanti “rei” di non frequentare biblioteca e centro di aggregazione giovanile.
SANTA MARIA DEL CEDRO – Chiuderemo biblioteca e centro di aggregazione giovanile se i cittadini continueranno a disertarli.
È quanto minaccia l’amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro che accusa i propri amministrati per lo scarso o nullo interesse verso la cultura.
Il riferimento è alla realizzazione di spazi culturali, come la biblioteca nella Torre Nocito del centro storico o il centro di aggregazione giovanile organizzato nella Casa di Laos, a Marcellina.
Luoghi per adibire i quali sono stati intercettati e spesi finanziamenti che ora vengono rinfacciati agli abitanti.
In un manifesto diffuso in queste ore, l’amministrazione comunale bacchetta ulteriormente chi vive nel centro storico. Quasi tutti gli eventi culturali lì organizzati “hanno avuto la partecipazione irrisoria di residenti”, sostiene il governo cittadino.
Anche molte associazioni non vengono risparmiate e accusate di svolgere “attività limitate al loro centro d’interessi, non organizzando – si legge – eventi culturali che prevedono la partecipazione della comunità”.
Molto negativo dunque, e salvo sparute eccezioni, il ritratto che l’amministrazione comunale dipinge dei propri amministrati: lontani dai luoghi della cultura, non interessati a momenti di approfondimento e crescita, poco inclini all’aggregazione.
Ecco, dunque, le contromosse: oltre a invitare i cittadini a una maggiore frequentazione di biblioteca e centro di aggregazione, il governo cittadino suggerisce al dirigente scolastico e alle associazioni di organizzare in questi luoghi eventi, visite periodiche e seminari tematici.
“Diversamente – il monito del governo cittadino –, dal 31 ottobre 2019 le attività presso i citati centri verranno sospese”.