La decisione della dirigenza dell’Azienda sanitaria di Potenza della quale era dipendente da appena un mese.
Mario Russo è stato sospeso d’ufficio dal servizio dall’Azienda sanitaria di Potenza della quale è dipendente a partire dallo scorso 16 dicembre 2020.
Ovvero, dal giorno in cui è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Scalea nell’ambito dell’operazione Re Nudo della Procura di Paola, con l’assistenza della Dda di Catanzaro.
Il medico, già noto per essere stato in passato sindaco di Scalea, è accusato di reati contro la Pubblica amministrazione, commessi tra il 2016 e il 2017 quando era in servizio presso l’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza.
La sospensione dal ruolo è stata presa dalla dirigenza dell’Azienda sanitaria locale di Potenza, della quale Mario Russo è dipendente dal novembre scorso, dopo l’accettazione della sua istanza di mobilità volontaria.
La sospensione – precisa l’atto – durerà tanto quanto lo stato restrittivo della libertà e, in questo periodo riceverà una indennità alimentare pari al 50% dello stipendio e altre spettanze, ma non la tredicesima.