Sta trovando larga eco la proposta di un medico dell’Annunziata di Cosenza, struttura sanitaria al collasso causa Covid-19.
Un lockdown di 15 giorni per la provincia di Cosenza e vaccinazioni a tappeto, senza sosta, anche di notte.
Sta facendo discutere l’appello-proposta lanciato da Gianluca Filice, uno dei tanti medici che prestano servizio all’ospedale Annunziata di Cosenza.
Ecco cosa ha detto.
“La Calabria non è la Lombardia o il Veneto. Umilmente chiedo, da sanitario, alle autorità preposte di imporre immediatamente il lockdown a Cosenza e provincia per 15 giorni, almeno.
Non studiate troppo perché mentre il medico studia il malato muore.
Bisogna agire oggi stesso! Bisogna vaccinare tutti immediatamente.
Mi rendo disponibile a farlo anche di notte! Da medico, rimanere inerme non è etico!
Questa è una guerra, ma questa volta i soldati siamo noi con i camici bianchi, gli infermieri e gli Oss.
Autorità svegliatevi e per una volta pensate al popolo. Lasciate stare altre cose se avete ancora una coscienza. Buona Giornata e che Dio ci assista”!
Questa di Filice è solo una delle testimonianze che è possibile raccogliere in queste ore nel territorio citato e, in generale, in tutta la Calabria.
La sanità calabrese è da più parti descritta “al collasso” e risultano inefficaci le misure predisposte per fronteggiare e contenere l’ennesima ondata di contagi da Covid-19.
Questo appello, arriva proprio oggi, giorno in cui la Calabria è tornata in regime di Zona Arancione.
Chiedo la pubblicazione della replica corretta e la cancellazione della prima contenenti errori di digitazione … grazie
Egr direttore vorrò vedere se lei pubblicherà queste verità … visto che ancora deve dare l ok ad alcuni miei posts sugli 88 positivi a Tortora… confido nella sua sensibilità di giornalista e nella guida costituzionale dell art 21…. tanto caro al mondo della stampa
No, caro Franco, non approverò su questo spazio la condivisione di contenuti provenienti da fonti non autorevoli. Il sito che lei vuole condividere non è una testata giornalistica, e lo chiarisce apertamente la dicitura che riporto: “XXXXXX é un blog di notizie selezionate tra quelle presenti in rete su altri siti di informazione. XXXX non rappresenta una testata giornalistica, ma é un sito indipendente di informazione alternativa, che ha come obiettivo primario quello di divulgare notizie relative ai temi di maggiore interesse e che spesso non vengono rese note dall’informazione tradizionale”. Già di per sé, essere un sito che riporta le notizie di altri siti è un controsenso e una grave offesa alla professione. E’ come se, che ne so, io volessi vendere le scarpe, ma solo quelle che rubo da altri negozi, senza pagarci le tasse, senza avere i costi di produzione e senza prendermi i rischi dell’impresa. Qui, siamo sempre a difesa dell’Articolo 21, ma anche dei dogmi della professione. Per questo non accogliamo le teorie no-vax e complottistiche o concetti del tipo “la mascherina non serve” e “il vaccino è portatore di contagio”. Sono sicuro che nella sterminata prateria delle pubblicazioni che le piacciono troverà lo spazio che cerca per condividere i contenuti che le stanno tanto a cuore.