Gemellaggio sull’asse Savoia di Lucania – Portoferraio con iniziative teatrali e scolastiche attorno alla figura del cuoco-anarchico.
Gemellaggio tra i comuni di Savoia di Lucania e Portoferraio, sull’Isola d’Elba nel nome di Govanni Passannante.
Il centro lucano, vicino a Potenza, ha dato i natali all’anarchico lucano che attentò alla vita di Umberto I di Savoia. Sull’isola toscana, invece, passò 10 anni di prigionia, imprigionato nella Torre della Linguella.
Oggi, venerdì 14 maggio 2021, quella torre diventa scenario per il gemellaggio e per l’avvio di iniziative culturali.
Tra queste, la Rete Passannante tra i medesimi comuni e gli istituti scolastici Foresi di Portoferraio, diretto da Enzo Giorgio Fazio, e Giovanni Paolo II di Maratea, diretto da Carmela Cafasso.
Lo scopo della rete è progettare eventi capaci di legare storia, teatro, enogastronomia e turismo.
Ma nascerà anche il Centro Mediterraneo delle Arti diretto da Ulderico Pesce, che al personaggio ha dedicato uno spettacolo teatrale e un film.
Un ramo formativo degli istituti citati è l’Alberghiero e Passannante fu innanzitutto cuoco, prima a Potenza e poi a Salerno.
Il 14 maggio, quindi, gli studenti dei due istituti prepareranno piatti tipici dell’isola d’Elba e della Basilicata, per suggellare il primo scambio culturale ufficiale tra i territori.
A seguire un convegno a cui parteciperanno i sindaci dei due comuni gemellati, Rosina Ricciardi e Angelo Zini, i dirigenti scolastici Fazio e Cafasso, storici, albergatori e ristoratori, produttori di vino dell’isola d’Elba.
Poi, Ulderico Pesce reciterà L’innaffiatore del cervello di Passannante.
Per chiudere, gli studenti daranno vita ad uno spettacolo di musica, teatro e video, in cui sarà narrato il ricordo, tramandato oralmente, che Passannante ha lasciato sull’isola.
“A Portoferraio – ha detto Ulderico Pesce – chiamano la torre della Linguella Torre Passannante.
Il racconto orale che si tramanda parla di urla strazianti che provenivano dalla torre. I lamenti dell’anarchico lucano sono rimasti vivi in quella comunità.
Festeggiare Passannante sull’isola d’Elba, dove fu torturato ingiustamente per 10 lunghi anni, è un modo per ridargli giustizia.
In più si avvia un percorso comune tra la Basilicata e una delle più belle isole d’Italia, che potrà portare incremento turistico, sviluppo culturale e scambi di buone pratiche”.