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Telefonate dalla clinica per il voto: scontro Cascini-Vetere

Esternazioni del primo cittadino di Santa Maria del Cedro sembrano cucite addosso all’ex sindaco di Belvedere Marittimo. E viceversa.

bigmat fratelli crusco grisolia

L’ex sindaco di Belvedere Marittimo, Vincenzo Cascini, si deve essere rivisto in un post Facebook di Ugo Vetere, primo cittadino di Santa Maria del Cedro sul tema “richiesta del voto in vista delle regionali”.

Ne è nato un battibecco tra i due.

L’avvocato santamariese, candidato alla carica di consigliere regionale, ha scritto che “dalla casa di cura il dottore ha fatto chiamare anche a casa mia, usando numeri di telefono portati dalle cartelle cliniche degli intervenuti ricoveri“.

Precedentemente, aveva inoltre aggiunto: “E che dire di chi assume magari per 3 mesi nei centri commerciali. O di chi a Verbicaro e non solo promette 60 assunzioni in Calabria verde”?.

Affermazioni, o meglio allusioni molto gravi che Vetere ha lanciato rimanendo sul vago, senza fare nome e cognome, come spesso gli capita di fare nei suoi attacchi via social, anche perché – sempre a detta sua – ci sarebbero denunce alle autorità giudiziarie su questi fatti.

Tuttavia, il chirurgo belvederese e titolare di una clinica privata molto conosciuta sul territorio si è sentito chiamato in causa e ha affidato la sua risposta a una nota.

In essa, ammette di aver chiesto al suo staff di effettuare telefonate per sostenere Francesca Impieri, altra candidata del territorio alla carica di consigliere e sua ex vicesindaco.

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Non è certo il segreto di Pulcinella – dichiara Cascini – che devo difendere o celare agli occhi dell’opinione pubblica. 

Ognuno usa i mezzi che ha – ha aggiunto -: chi va casa per casa a cercare i voti, chi usa i social, chi scende nelle piazze, c’è anche chi si inventa di aver realizzato opere pubbliche“, probabilmente alludendo proprio a Vetere che sul suo profilo Facebook aggiorna costantemente i cittadini sui lavori che l’amministrazione comunale di Santa Maria del Cedro porta avanti con i soldi pubblici.

Ma poi Cascini chiarisce: “Io ho preferito contattare telefonicamente i miei amici e chi ha voluto lasciarmi il proprio contatto. Nessuno ha obbligato e obbliga alcunché. Non credo di aver personalmente violato alcuna norma né di aver mortificato alcuno”.

Dunque le telefonate sarebbero state inviate a numeri contenuti nella rubrica personale del chirurgo e imprenditore sanitario e non nel database della clinica.

Stando così le cose, nulla di strano o addirittura di illegale con conseguente violazione della privacy.

Al contrario di quanto avevamo documentato nel 2014 in un articolo (clicca qui), nel quale abbiamo raccolto la testimonianza di alcuni pazienti di una clinica privata del territorio che hanno lamentato di essere stati contattati per la sponsorizzazione di un candidato alle regionali di quell’anno.

In conclusione della sua nota, Vincenzo Cascini, chirurgo di fama, proprietario di una clinica privata e già sindaco di uno dei comuni più popolosi del Tirreno cosentino se la prende col potere e con i potenti.

“Quando si dà fastidio a qualche potentato di turno – ha detto – la macchina del fango si mette in moto. C’è chi lo fa presente sui social, chi invece, vigliaccamente affida la propria cattiveria ai giornali. 

Non accetto lezioni di etica o di moralità da chicchessia – conclude -, tantomeno da chi ora si professa puritano con più di una tessera di partito in tasca“.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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