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Tortora, mareggiata: sabbia e detriti invadono di nuovo il Lungomare Sirimarco

Nuova mareggiata, vecchio scenario. L’assessore Praino: “Chiederemo aiuto alla Regione. Impossibile farcela da soli”.

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Nella notte appena trascorsa le onde del mare hanno invaso il Lungomare Sirimarco di Tortora trasportando sulla passeggiata e sulla strada sabbia, legname e detriti di vario genere.

Uno scenario ormai tristemente noto per la cittadina tirrenica, interessata ormai da anni dal fenomeno dell’erosione costiera. Come è noto, infatti, per decenni la lunghezza della spiaggia è andata via via diminuendo fino allo stato attuale: pochi metri di arenile tra l’abitato e la battigia.

Così, ad ogni mareggiata, come quella che ha interessato la costa tirrenica nella notte tra martedì 17 e mercoledì 18 gennaio 2023, si ripresenta il medesimo disagio per i cittadini. La viabilità infatti, solitamente viene interdetta e ripristinata soltanto dopo che i mezzi meccanici hanno rimosso gli ostacoli più voluminosi.

Di seguito toccherà pulire, rimuovendo soprattutto i cumuli di sabbia e pietre, ma anche i rifiuti più piccoli trasportati dalle onde: legname trasportato in mare dal fiume Noce, ma anche pneumatici e altri oggetti di plastica.

In entrambi i casi si tratta di operazioni che comportano esborsi economici non indifferenti e che ovviamente pesano sui conti della comunità. Come anche pesa poi sull’economia generale, ma in particolare del settore balneare-turistico, un problema, quello dell’erosione costiera, che non trova soluzione o quanto meno una mitigazione efficace.

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Abbiamo chiesto il punto della situazione all’amministrazione comunale.

Scriveremo alla Regione Calabria per chiedere aiuto, perché da soli non ce la possiamo fare“, ci ha detto l’assessore alle Attività turistico-sportive e balneari, Biagio Praino. “Il punto è questo – ha aggiunto -: Tortora, come molti altri comuni, possono occuparsi a stento dell’ordinario, figuriamoci fare fronte a spese per eventi straordinari che non fanno altro che prosciugare le risorse comunali.

Appena 15 giorni fa avevamo finito di pulire quanto lasciato dalla precedente mareggiata con fondi nostri. Ma se alle mareggiate sommiamo il dissesto idrogeologico che ha interessato il versante montano del territorio (leggi qui) capiamo come da soli non sia possibile andare avanti.

Anche questa volta – conferma Praino – il lungomare è risultato devastato dalla mareggiata: almeno però abbiamo evitato i danneggiamenti alle panchine, perché la scorsa volta avevamo rimosso quelle che si erano salvate, con l’intento di riposizionarle a inverno concluso.

Come ogni volta – ha precisato – le griglie di scolo del Lungomare Sirimarco sono state intasate da sabbia e detriti, con conseguente allagamento delle traverse“.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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