Operazione Wave dei carabinieri di Cosenza nel settore turistico-alberghiero: violazioni in concessioni demaniali, lavoro e igiene.
Una struttura turistica sequestrata e tre attività commerciali sospese per irregolarità nelle concessioni demaniali e per 7 casi di lavoro nero nei comuni di Scalea, Paola e a Schiavonea, frazione di Corigliano Rossano.
Questo, in sintesi, l’esito di alcuni controlli svolti nel settore turistico-alberghiero della provincia di Cosenza nell’ambito di Wave, operazione dei carabinieri con guardia costiera e ispettorato del lavoro.
Le irregolarità – riferisce una nota dell’Arma – sono state riscontrate a Scalea e Paola, sul Tirreno cosentino, e nella frazione Schiavonea di Corigliano Rossano, lungo lo Ionio. Il comando provinciale non ha fornito dettagli per ogni singola circostanza, preferendo fornire solo un quadro generale.
Le attività hanno riguardato la verifica del rispetto di normative che interessano i comparti del lavoro, dell’ambiente, dell’igiene e sicurezza dei prodotti agroalimentari, ma anche delle concessioni demaniali delle strutture ricettive e dedicate alla balneazione. “Il tutto con lo scopo di tutelare il patrimonio ambientale e marino delle fasce costiere calabresi in funzione del particolare periodo turistico estivo”, fa sapere l’Arma.
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Erano in tutto 6 le strutture turistiche oggetto dei controlli, 2 per ogni comune interessato e operanti nella balneazione, nella ristorazione e nel nolo di imbarcazioni da diporto.
Ai titolari delle 5 strutture nelle quale sono state accertate irregolarità sono state contestate “violazioni in materia di arbitraria e abusiva occupazione di area demaniale marittima, difformità strutturali esterne rispetto alle concessioni, impiego di lavoratori irregolari o privi di permesso di soggiorno, carenze igienico sanitarie strutturali e dell’HACCP, mancata indicazione di allergeni, evocazione di nomi di prodotti alimentari di origine controllata, frode aggravata nell’esercizio del commercio, illeciti amministrativi in materia di pesca ed acquacultura, mancata elaborazione del documento sulla valutazione dei rischi, violazioni nella pulizia dei locali”.
I militari hanno inoltre chiuso 3 depositi di derrate alimentari, sequestrato amministrativamente circa 90 chilogrammi di prodotti ittici di vario tipo non tracciabili, sequestrati penalmente circa 100 bottiglie di vino ed acqua di qualità e origine differente da quanto riportato in etichetta ed elevato sanzioni amministrative per un totale complessivo di 70.000 euro circa.
Nei controlli hanno operato carabinieri del comando provinciale di Cosenza (compagnie di Paola, Scalea, Cassano all’Ionio e reparto territoriale di Corigliano-Rossano), capitanerie di porto di Corigliano, Cetraro e Maratea, nucleo ispettorato del lavoro di Cosenza, nucleo Antisofisticazioni di Cosenza, reparto tutela agroalimentare di Messina e carabinieri forestali del gruppo di Cosenza.