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Bullizzato da branco di minorenni a Praia a Mare: i video in rete. Accertamenti delle forze dell’ordine

Su Tik Tok e altrove in internet le immagini di un cittadino bullizzato a Praia a Mare in casa sua dal “branco”. Reazione del sindaco, sdegno e polemica dall’opposizione.

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Un uomo di Praia a Mare, soggetto fragile, avrebbe subito angherie da un gruppo di giovani non ancora identificati che si sono ripresi mentre erano in azione per poi postare tutto sui social.

Ci sarebbe più di un video. Oltre a quelli condivisi sulle principali piattaforme, tra cui Tik Tok, ce ne sarebbero anche alcuni rimasti privati.

Nelle immagini che abbiamo potuto visionare in redazione si vede un numero imprecisato di giovani, apparentemente minorenni, presenti nell’abitazione dell’uomo da loro bullizzato, intenti in atteggiamenti prevaricatori, irrisori, del tutto censurabili.

Un evento che ha richiamato alla mente di molti quanto avvenuto mesi fa in pieno centro di sera a Scalea (leggi qui).

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Bullizzato a Praia a Mare da branco di giovani: la reazione del sindaco

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Nel pomeriggio di ieri, l’esistenza del comportamento del “branco” di giovani svelata dalla loro stessa spavalderia nel condividere tutto sui social è stata denunciata dal sindaco di Praia a Mare, Antonino De Lorenzo.

Questa mattina lo abbiamo sentito. Ci ha riferito di aver contattato le forze dell’ordine locali. “Mi è stato confermato quanto pensavo già nelle ore precedenti – ha detto -, ovvero che la denuncia dovrebbe partire in prima persona dalla vittima dei soprusi. Al momento non ho notizie in tal senso. Tuttavia la segnalazione dei fatti è stata recepita e mi è stato assicurato che partiranno accertamenti sull’accaduto“.

È evidente che debba esserci la volontà da parte dei presìdi di sicurezza territoriale di capire cosa sia esattamente successo, se si siano verificati reati e, di conseguenza, se sia il caso di indagare per risalire all’identità degli autori. Probabilmente, in quest’ultimo caso, avvalendosi degli appositi reparti della polizia postale e delle comunicazioni.

“Sono in corso attività di accertamento sul caso particolare – ribadisce De Lorenzo -, che si vanno a sommare alle altre già in essere sul problema generico del degrado civico, in particolare in ambito giovanile e minorile e nelle ore notturne.

Proprio come si vede anche nei video nei quali un nostro concittadino fragile è stato bullizzato, Praia a Mare a notte inoltrata è ostaggio di gruppi di ragazzi che si sentono liberi di fare quel che credono. Così non è e se ne renderanno conto molto presto. Loro e i genitori ai quali formulo una domanda banale: cosa ci fa vostro figlio, magari minorenne, ancora in giro alle 6 di mattina“?

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La minoranza condanna l’accaduto e critica il primo cittadino

Amare Praia, gruppo di minoranza nel Consiglio comunale di Praia a Mare, ha stigmatizzato l’episodio e confida nelle forze dell’ordine per l’individuazione dei responsabili.

“Praia a Mare non può essere considerata terra di nessuno. I suoi cittadini e i turisti che vogliono trascorrere le proprie vacanze in tranquillità non possono essere prigionieri di bande di ragazzini”, hanno detto attraverso un comunicato stampa.

Poi parte un attacco al sindaco di Praia a Mare espressosi in un video social sul caso del concittadino bullizato. “Ha chiesto ai cittadini di denunciare e segnalare alle forze dell’ordine per contrastare atti di vandalismo, bullismo e quanto altro – la polemica dei consiglieri di opposizione -.

Il sindaco però dimentica che è autorità locale di pubblica sicurezza e che ha i poteri e gli strumenti, anche tecnologici per farlo. A partire dal sistema di videosorveglianza che ha ereditato dalla precedente amministrazione del sindaco Antonio Praticò – aggiungono – per controllare il territorio, prevenire e intervenire”.

La polemica prosegue elencando i poteri conferiti ai sindaci in Italia dal Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. “Grave – aggiungono da Amare Praia – è l’affermazione del sindaco quando, con convinzione, dice che nei confronti dei minori le forze dell’ordine non possono far nulla. I minori che si rendono autori di atti vandalici o, più in generale di un delitto, possono e devono essere identificati dalle forze dell’ordine, con relative sanzioni nei confronti dei genitori.

Il tutto senza dimenticare che c’è comunque un codice sul processo minorile che disciplina i casi di punibilità e relative modalità circa le fattispecie delittuose commesse dai minori”.

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About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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