Un 35enne di Cirò Marina portato in carcere a Crotone dai carabinieri: è accusato di violenza sessuale su minore. Vittima la figlia 12enne che avrebbe subito le “attenzioni” del padre sin dall’età di 7 anni. Il “solletico” era un pretesto per provare piacere sessuale.

Ha abusato sessualmente della figlia in almeno 6 occasioni negli ultimi 5 anni, sin da quando la bambina ne aveva soltanto sette. Al termine delle indagini, i carabinieri della compagnia di Cirò Marina hanno arrestato un 35enne del posto accusato di violenza sessuale aggravata nei confronti della figlia dodicenne.
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Violenza sessuale su minore a Cirò Marina
I carabinieri hanno reso pubblici particolari agghiaccianti della vicenda, emersi dalle indagini svolte su mandato della procura della Repubblica di Crotone. Tra il 2019 e il 2023, il 35enne di Cirò Marina, avrebbe commesso atti di violenza sessuale sulla minore mascherando con un innocuo gioco, il “solletico“, il suo reale intento di provare piacere sessuale.
Secondo la ricostruzione degli investigatori gli abusi avvenivano nella camera da letto della piccola, di notte o nel tardo pomeriggio, e comunque nei momenti in cui la madre non era presente in casa. Al buio e in un ambiente che avrebbe dovuto invece essere protettivo, si consumava quindi un comportamento aberrante.
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Nel corso delle indagini, partite a seguito delle dichiarazioni rese dalla minore vittima di violenza sessuale, i carabinieri di Cirò Marina hanno interrogato persone informate sui fatti ed effettuato perquisizioni informatiche, raccogliendo elementi indiziari consistenti contro il padre.
Il quadro indiziario è stato condiviso dalla Procura della Repubblica di Crotone che ha quindi chiesto al Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Crotone di emettere un’opportuna misura cautelare. Il Gip ha dunque disposto la cattura del 35enne, che dopo l’arresto è stato portato nel carcere di Crotone.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e, all’esecuzione della misura cautelare, seguirà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa dell’indagato, la cui eventuale colpevolezza in ordine al reato contestato dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.
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