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Primo Maggio 2008: il programma passo passo

1° Maggio di Tortora seconda edizione. Il via alle dieci in piazza Stella Maris. A sera il concerto clou.
Patrocinio dell’amministrazione comunale. Auto sostentamento da Lotteria.

bigmat fratelli crusco grisolia

TORTORA – Tutto pronto per la seconda edizione del Primo Maggio Tortorese, di cui è stato diramato il programma.

La manifestazione quest’anno gode del patrocinio dell’Amministrazione Comunale ed è collegata al Motoraduno Città di Praia a Mare che si terrà  nei giorni immediatamente successivi. Alla manifestazione è connessa un offerta turistica presso strutture ricettive convenzionate e coordinata dalla agenzia Off Season.

Inoltre, anche per questa edizione i ragazzi del 1° Maggio hanno voluto come ospite l’Associazione Arianna che sostiene i diversamente abili. Ospite anche uno stand della locale sezione della Croce Rossa Italiana per fornire utili informazioni e realizzare simulazioni di soccorso. Il tutto a conferma dello spirito di impegno sociale e solidaristico che muove l’azione dell’associazione tortorese.

Per il primo maggio è prevista un intera giornata all’insegna della cultura, del buon cibo, dell’artigianato, dell’ottima musica, dell’intrattenimento e, soprattutto, della voglia di aggregare le persone.

La giornata vedrà Piazza Stella Maris di Marina di Tortora animata sin dalle prime ore del mattino. A partire dalle 10 si terrà l’esposizione di gastronomia e artigianato e sarà  inoltre possibile acquistare i biglietti della Lotteria collegata all’evento e che mette in palio una Fiat 500.

Nel pomeriggio via ai concerti. Gli spettacoli saranno frammezzati ed accompagnati da esibizioni di artisti di strada e dalla musica del Dj Uè Cervone da Napoli.

Si comincia con l’Orchestra per Fiati della Provincia di Cosenza che proporrà  brani della migliore tradizione concertistico – musicale per fiati. La banda è composta da 45 elementi provenienti da tutto il territorio provinciale, diretti dal maestro Francesco Guglielmelli.

Verso sera l’attenzione della piazza si volgerà  al concerto serale. Due gruppi calcheranno le assi del palco entrambi dalla vicina Puglia e diffusori di musica popolare e tradizione meridionale.

I Tarantati Ballet, dell’omonima associazione culturale di Monte Sant’Angelo, in provincia di Foggia, che è impegnata a diffondere musiche e danze del Gargano e del Salento. Un repertorio della musica tradizionale e popolare inscenato grazie al vivace connubio tra musicisti e un corpo di ballerine: tutti rigorosamente in abiti della tradizione popolare della loro area geografica.

La scelta del secondo gruppo calca la linea indicata dalle precedenti manifestazioni dell’associazione: promozione di gruppi impegnati nella diffusione della musica popolare attraverso l’aggiornamento con stili musicali moderni e la contaminazione con altre culture mondiali. Gli Opa Cupa, da Lecce, rispondono perfettamente a questo identikit. Si definiscono una band salentino – afro – balcanica. La numerosa formazione, infatti, raggruppa musicisti di diverse etnie, coordinati dal leader e trombettista Cesare Dell’Anna. Opa Cupa è un grido d’esortazione balcanico e ai loro concerti è impossibile rimanere immobili al cospetto delle esecuzioni di una band che ricorda molto i ritmi magici dell’Orchestra per Matrimoni e Funerali del grande Goran Bregovic.

Musica e cultura a braccetto fino a tarda notte nella manifestazione targata Tortora che mira a consolidarsi sempre di più nel tempo.

bigmat fratelli crusco grisolia

About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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6 comments

  1. Franco Guerrera

    Caro Biagio che “Amarcord”, e diciamolo pure: tra una birra ed un’altra ci comportavamo così e facevamo così, assaggiando anche i prodotti gastronomici migliori della calabria secondo le ricette più antiche e tradizionali.
    Poi, sono passati tanti anni, ed è arrivato “LUI” l’ “UNTO DI DIO! ma anche lo scellerato “ANTIBERLUSCONISMO” fatto da chi?!? – Bo’ non saprei. Ma il nostro cuore è rimasto lì, ai tanti grandi: Pietro Nenni, Giacomo Matteotti (ricordiamolo ai giovani che il parlamento smise di funzionare a causa dell’assassinio compiuto da Mussolini), Giacomo Mancini, Riccardo Lombardi, poi bettino Craxi (Mah!!!), ma anche Cecchino Principe, poi Boselli (Chì????????????), poi la diaspora socialista frammentata, polverizzata a favore degli altri (Berlusconi, D’Alema e Bersani).
    Ma il nostro cuore è rimasto lì: socialisti e non revisionisti con un pizzico di “anarchia”, almeno per me).
    Ti abbraccio Biagio, chiedo di Te sempre a Dino, spero che Ti riferisca.
    Ti ricordi la “caprese” al ristorante del carissimo Ciccio Pagano? Che buona!!!!!!!!
    Franco Guerrera.

  2. Biagio Laprovitera

    Vedo solo ora,e spulciando Google alla ricerca d’altro,il post di Franco Guerrera a cui rimando con forza l’abbraccio.Sono passati più di trentanni ma il ricordo di quella stagione è ancora vivo in chi continua ancora oggi,con strumenti ed idee nuove,la ricerca della migliore energia per migliorare la nostra società.In quella stagione il PSI non era ancora quello tangentista,lo sarebbe diventato da lì a pochi anni (insieme a tutti gli altri partiti,di governo e di opposizione),ma era il partito che si era battuto per la liberazione di Aldo Moro,contro la linea della fermezza di DC e PCI,era il partito che difendeva gli spazi liberi che noi,extraparlamentari,occupavamo perchè abbandonati dai partiti della sinistra storica.
    Fu una breve stagione ma intensa.Poi fu il riflusso,l’edonismo reganiano,le droghe e gli abiti griffati,le tanz ballerine e chi più ne ha ne metta.
    Il risultato finale è che l’onda lunga di quel riflusso si è trasformata nel berlusconismo di oggi (sono 16 anni)e,vista l’ignoranza ormai dilagante,chissà in cos’altro si trasformerà.Non sono pessimista,so che in ogni essere umano c’è l’essenza e l’energia sufficiente a cambiare il mondo,per cui….Avanti!! Si continua ad oltranza ! Un abbraccio sincero a Franco e anche a Settimio !Chissà se gli fa male ancora lo spino….?

  3. Franco Guerrera

    Bravi ragà, ieri sera mi avete fatto ricordare un 1° Maggio di trent’anni fa, vissuto ad Aieta.
    Mi avete fatto ricordare Dodi Moscato, ricercatrice e cantante, nata a Pontassieve (Firenze). Cominciò a occuparsi di canto popolare nel 1965.
    Ha collaborato con Rosa Balistreri e poi con il Canzoniere internazionale con il quale ha lungamente militato; in seguito se ne é staccata cercando una strada autonoma e incidendo dischi con complessi diversi.
    Tra i tanti ricordi della sua discografia, un particolare riguardo va a:
    Con i pugni alzati camminano (con Stefano Gragnani).
    Con i pugni alzati camminano /Avevano ragione i socialisti /Quando lo sciopero / Il treno degli operai /Lettera di un fedayn /Canto dei malfattori / La révolution / Se scavi nella terra / Vietnam Laos e Cambogia / Sante Caserio / Le ore scandiscono il tempo / Per un compagno ucciso.
    Quest’ultimo “Per un compagno ucciso” va un ricordo ai tanti “lavoratori, anche se non compagni, morti sul lavoro” o meglio alle morti bianche.
    Franco Guerrera.

  4. Franco Guerrera

    Ricordo il 1° maggio di tanti, tanti anni fa. Avevo 18 anni e insieme ai compagni Settimio Limongi e Biagio Laprovitera (a cui mando un abbraccio) diffondevamo, anche il 25 aprile, a Tortora l’ “AVANTI”, quotidiano del vecchio e glorioso P.S.I., ma con il “Manifesto”, “Lotta Continua” e il “Male”, sotto braccio. Anche allora, come oggi, dopo trent’anni, i problemi sono rimasti gli stessi: disoccupazione, morti bianche e sul lavoro. Ne è passato di tempo, ma siamo rimasti: “compagni lavoratori”.
    Franco Guerrera.

  5. …allora il primo maggio tutti in piazza…era ora…

  6. Salve ragazzi, ricordo con piacere la vostra attenzione per i problemi di tortora quando diffondeste un volantino, spero anche quest’anno che molti del comitato sono in odor di nomine facciate lo stesso