Piano del Parco: soddisfazione e critiche da Nuovamente Tortora
Michele Maceri: “Dall’amministrazione dialogo nullo sulle frazioni”
DI ANDREA POLIZZO
Il gruppo politico-culturale Nuovamente Tortora commenta così la notizia del via libera conferito al Piano del Parco del Pollino dato recentemente dalla Comunità dell’ente.
Il documento, strumento di gestione del territorio, è il frutto del dialogo tra l’ufficio per il Piano e le rappresentanze istituzionali quali regioni, province, comunità montane e, appunto i comuni.
Secondo Nmt l’amministrazione comunale tortorese non ha coinvolto gli abitanti della zona montana tortorese per recepire le loro istanze. Sempre secondo il gruppo, ciò sarebbe da imputare anche all’assenza nel Consiglio comunale di un rappresentante delle frazioni.
“Il gruppo – commenta Michele Maceri, referente Nmt per le frazioni montane – aveva colto in tempi non sospetti l’importanza di recitare un ruolo importante nell’elaborazione del Piano e si era attivato per far in modo che gli interessi delle popolazioni rientranti nel perimetro del Parco fossero tutelate. Ciò – precisa Maceri – anche instaurando un confronto proficuo con il presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone”.
Solo qualche giorno fa l’assessore all’Ambiente, Franco Chiappetta, ha commentato positivamente l’approvazione del Piano e precisato che le aree abitate lungo l’asse viario principale Melara-Acqualisparti-Carro, oltre al nucleo di Sant’Elia e alle contrade di San Nicola e Massacornuta sono state inserite in zona D3.
“Questo – è scritto in un comunicato di Nmt – è un fatto positivo perché la zona D presenta meno vincoli. Delle cinque sottozone, però, la 3 non risponde esattamente alle esigenze delle frazioni in esame essendo equiparata a zona agricola con indice di cubatura pari a 0,03. Alcune contrade – prosegue la nota – come Acqualisparti, invece presentano una maggiore espansione demografica e importanti realtà artigiane come due cave”.
Secondo Nmt, la D4 che favorisce gli insediamenti produttivi o la D5 per la sua valenza turistica andavano prese in considerazione. Il gruppo politico, presente in Consiglio comunale tra i banchi di minoranza, inoltre avanza altre obbiezioni.
“Si è abbandonata la strada della riperimetrazione – sostengono da Nmt – nonostante nel 2009 l’ente ha fatto una richiesta in tal senso per la quale il ministero dell’Ambiente ha chiesto una istruttoria per valutarne l’accoglimento. Inoltre – prosegue ancora il comunicato stampa – nessun rifugio è riconosciuto a Tortora nel provvedimento di attuazione del Piano. Fatto negativo – conclude Nmt – visto che i rifugi riconosciuti dal Parco hanno privilegi nella concessione di finanziamenti da parte della Comunità europea”.
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