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San Sago, Lamboglia: “Vi spiego il ricorso al Tar”

Il primo cittadino Pasquale Lamboglia spiega il ricorso al Tar
Il 20 luglio udienza su autorizzazione capannone di San Sago

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DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – “Il ricorso mette in luce molte anomalie di carattere procedurale e solleva anche varie eccezioni sia in ordine alla compatibilità urbanistica dell’impianto sia in merito al suo notevole impatto ambientale”.

Lo dichiara Pasquale Lamboglia, sindaco del Comune di Tortora, in merito al ricorso presentato al Tar di Catanzaro dall’ente contro la realizzazione della copertura dell’impianto di compostaggio di località San Sago gestito da La recuperi Srl.

A tal proposito, è prevista per mercoledì 20 luglio, presso il tribunale amministrativo calabrese, l’udienza sulla sospensiva dell’autorizzazione unica rilasciata al privato dalla Provincia di Cosenza.

“Oltre al Comune di Tortora – è scritto ancora nel comunicato stampa – interverrà nel procedimento il Wwf, mentre Italia nostra ci ha fatto sapere di avere dato mandato ai propri legali per la presentazione di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica”.

Nel dettaglio, l’ente tortorese ha basato il ricorso sulla non compatibilità dell’opera, un capannone lungo 205 metri e alto 10, con la zona che è classificata come agricola di tipo E3.

“La provincia di Cosenza – è scritto nel comunicato stampa di Pasquale Lamboglia – per consentire la costruzione dell’opera, ha adottato una variante urbanistica che va ad incidere su un singolo terreno senza specificare l’interesse pubblico prevalente sotteso a tale scelta e senza specificare perché si è scelto di sacrificare una zona agricola, visto che nel Comune di Tortora esistono le zone per le attività industriali. Inoltre – prosegue il primo cittadino – il progetto è stato fatto passare come mero miglioramento di un impianto preesistente, mentre in realtà si realizza, ex novo, un mega capannone della superficie di 7mila 618 metri quadrati e con una volumetria di circa 80mila metri cubi”.

Ma il Comune di Tortora, nell’opporsi alla realizzazione, adduce, da sempre, anche motivazioni di tipo ambientale, trovandosi l’opera a poche centinaia di metri dal Sito di Importanza Comunitaria, denominato Valle del Noce.

“Il sito in questione – ricorda Lamboglia – è particolarmente delicato in quanto su di esso vivono specie protette dalla Direttiva n. 92/43 Cee Habitat come il Lupo, (Canis Lupus), la Puzzola (Mustela Putorius), il Gatto Selvatico Europeo (Felis Silvestris), il Moscardino (Muscardinus Avellanarius), il Cervone (Elaphe Quatuorlineata) e la Tartaruga Greca (Testudo Graeca). In tale area, inoltre, vive la Lontra (Lutra Lutra), specie particolarmente protetta e definita prioritaria dalla direttiva europea. In situazioni del genere la Direttiva Habitat – conclude nella sua nota il primo cittadino tortorese – prevede che la realizzazione di un impianto potenzialmente pericoloso può essere giustificata soltanto per motivi imperativi di rilevante interesse pubblico”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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3 comments

  1. Franco Guerrera

    Ho appreso dai mass-mesia, certamente non con entusiasmo e penso anche da parte di tutti i tortoresi, che il Tar di Catanzaro, ha respinto la sospensiva relativa al ricorso presentato dal Comune di Tortora, avverso l’Autorizzazione Unica rilasciata dalla Provincia di Cosenza alla Società La Recuperi Srl per la realizzazione di un mega impianto di compostaggio e recupero inerti da ubicarsi in località S. Sago.
    Che dire: di sicuro sgomento!!! Proprio così. E adesso il Comune potrà (dovrà) ricorrere al Consiglio di Stato?
    Vedremo. Tutto questo comporta oltremodo: costi ed altri costi.
    Nulla è valso – quindi – il ricorso ma soprattutto la volontà dell’intero Civico Consesso ma di sicuro dell’intera popolazione tortorese ma anche dell’intero comprensorio calabro-lucano a dire “NO” all’impianto di compostaggio di San Sago.
    Il Comune deve insistere, il Sindaco scriva al Ministro all’ Ambiente Prestigiacomo, all’Assessore regionale Pugliano e coinvolga anche l’Assessore Provinciale Giordano e i rappresentanti della Regione Basilicata e della Provincia di Potenza.
    Coinvolga anche i rappresentanti di Legambiente, Verdi e perché no anche Greenpeace Italia
    Per quest’ultimo, personalmente, mi potrò fare portavoce essendo “donatore-iscritto”.
    Diciamo “NO” all’impianto di compostaggio di San Sago, non abbandoniamo la battaglia: coesione di tutti!!!!!!!!!!
    Franco Guerrera da Tortora.

  2. Mi sembra che si facciano troppe chiacchiere intorno a questo impianto, forse per non soffermarsi su problemi più seri che riguardano il ns territorio, o forse il sindaco ne fa un fatto personale.
    La risposta su quando poco pericoloso sia questo impianto, è già nelle motivazioni del ricorso al TAR, se dopo tanti anni che esiste ci sono tutte queste specie protette in quel posto vuol dire che inquinamento non c’è nè????
    che ne pensate????

  3. Per l’utente ‘vallenoce’. il tuo commento è stato cestinato in quanto inserito con indirizzo mail non esitente. A questo link, trovi le regole della discussione per partecipare ai form di blogtortora.it. http://www.blogtortora.it/?page_id=73 . Grazie. Il Gestore, Andrea Polizzo