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Tortora, Blanda sbarca a Messina

La mostra Enotri e lucani alla foce del Noce a Extramoenia
A Messina fino al 9 ott. le scoperte archeologiche di Tortora


DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – Le scoperte archeologiche dell’antica Blanda protagoniste a Extramoenia.

Il sindaco del Comune di Tortora, Pasquale Lamboglia, rende noto che fino al 9 ottobre l’archeologia tortorese è protagonista alla tredicesima edizione di Extramoenia: comunicare l’antico, rassegna di cultura classica che si svolge a Giardini Naxos, in provincia di Messina.

“Quest’anno – informa una nota dell’ufficio del primo cittadino – in collaborazione con l’Università di Messina, cattedra di Archeologia romana, del professore La Torre, l’archeologia di Blanda diventa evento di richiamo e di interesse. Infatti, nell’ambito della XIII edizione della manifestazione, nata nel 1999 e dedicata alla comunicazione e divulgazione della cultura classica, con il mondo antico scandagliato e presentato attraverso un approccio dinamico e divulgativo, vi è uno spazio per le scoperte di Tortora”.

Nel comunicato stampa, Lamboglia esalta l’ormai decennale rapporto collaborativo tra l’ente tortorese e l’ateneo siciliano, oltre che con la Soprintendenza per i beni archeologici della Calabria.

“L’evento – spiega – rappresenta il coronamento di questa collaborazione per valorizzare l’archeologia di Blanda attraverso le indagini sulle necropoli enotrie e lucane, sull’insediamento lucano e romano di Blanda. Il lungo lavoro sinergico tra istituzioni sta per dare ulteriori frutti considerato che la Regione Calabria ha finanziato il Museo di Blanda e con la prospettiva di allestire il Parco archeologico sul colle del Palestro di Tortora”.

Nel corso della rassegna siciliana studiosi e specialisti di diversi ambiti disciplinari, affiancati da personalità dell’arte e della cultura, si confrontano sui modi di comunicare il classico, anche attraverso le riscritture dell’antico per il teatro e il cinema.

Partner d’eccezione, la Rassegna internazionale del cinema archeologico di Rovereto e il Gimed, il gruppo dei dottorandi di Scienze dell’antichità dell’ateneo di Messina.

Nell’ambito di tale evento, verrà presentata la Mostra Documentaria “Enotri e Lucani alla foce del Noce” a cura di La Torre dell’Università di Messina con la collaborazione dell’Università di Pisa.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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One comment

  1. Franco Guerrera

    Bella notizia apprendere che: “……..LE SCOPERTE ARCHEOLOGICHE DI BLANDA, APPRODANO OLTRE CONFINI (SICILIA), FUORI DAL CONTINENTE DANDO COSI’ EFFICACIA AD UN FUTURO PROGETTO…………”!!!
    Ciò significa che la scommessa fatta, tradotta in investimenti, quando si vuole, riesce così da far conoscere e comprendere la strada compiuta per arrivare ad uno dei tanti successi che i reperti archeologici di Blanda (oggi Tortora) meritano.
    E merita veramente un plauso l’Amministrazione Lamboglia che, da subito, ma anche nelle legislature di cui è stato Sindaco, ha dimostrato e dimostra nel profuso impegno speso per “TORTORA”.
    Ora è necessario proseguire il percorso sostanziale per continuare gli scavi, per realizzare il tanto sospirato progetto, quasi ventennale: “Parco Archeologico del Palecastro e dintorni” per poi utilizzare l’edificio a Tortora-centro-storico e farlo divenire Museo Archeologico patrimoniale con l’inizio della catalogazione, l’inventariamento, lo studio della documentazione e la pubblicazione e l’ esposizione dei cosiddetti “frammenti del passato”, insomma un Museo che dev’essere fiore all’occhiello per Tortora per non far dimenticare “Blanda”.
    E vorrei rimarcare un concetto: l’archeologia non deve significare solo nella ricerca e nella
    raccolta di oggetti, frammenti, reperti archeologici da esporre nelle sale museali. Deve – altresì – diventare una scienza storica tale da permettere oltre alla ricostruzione anche uno studio secolare e che miri anche all’economia del nostro Paese.
    Questo ruolo può averlo, in sinergia con le Amministrazioni Comunali, la Scuola sia quella primaria ma soprattutto nel nostro territorio l’ Istituto Tecnico Paritario per il Turismo “U. Calvanese” attraverso le discipline scolastiche correlate con la cultura dell’arte in simbiosi con il turismo stesso.
    Questa Scuola Superiore ha le capacità professionali e didattiche per assumere – appunto – questo ruolo e bene lo farà a distanza di circa 25 anni dalla sua fondazione (1987/1988).
    Si provi, dunque, a sperimentare turismo – didattica – archeologia perché possano essere insieme: volano per l’economia di Tortora, unitamente ad altre iniziative e sicuri investimenti.
    Forza Tortora, uniti ce la possiamo fare!!!
    Franco Guerrera da Tortora.