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Tortora, ecoisola e dossier depurazione

Dopo l’inchiesta piovono critiche e si approva l’Isola ecologica
Fascicolo di Lamboglia sull’impianto depurazione a Falconara

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DI ANDREA POLIZZO

TORTORA – Via libera all’isola ecologica di località Falconara mentre Lamboglia lavora a un dossier sulla depurazione.

Sono le principali novità emerse in queste ore in campo ambientale a Tortora.

Oggi, il Comune di Tortora ha autorizzato la Progettambiente Scs a realizzare l’ecoisola comunale in località Falconara. I responsabili dei servizi Urbanistica e Lavori pubblici hanno infatti rilasciato alla ditta di Avigliano, in provincia di Potenza, che gestisce il servizio rifiuti a Tortora, il permesso di costruire l’isola ecologica.

Quanto al dossier sulla depurazione nel Comune di Tortora, e in particolare sulla gestione Smeco dell’impianto di località Falconara, l’anticipazione è stata fornita dall’assessore all’Ambiente, Franco Chiappetta (foto).

“Il fascicolo è in preparazione – ha spiegato l’amministratore tortorese – e a giorni sarà reso pubblico direttamente dal sindaco Pasquale Lamboglia che ne sta curando la realizzazione personalmente”.

Si tratta di una prima reazione del Comune di Tortora dopo i fatti emersi dall’inchiesta sulla depurazione della Procura della Repubblica di Paola. In estate, lo ricordiamo, gli inquirenti hanno documentato alcuni illeciti legati alla depurazione del Tirreno cosentino. Tra questi anche uno sversamento in mare di materiale non depurato proveniente dall’impianto di Tortora.

La rivelazione dell’accaduto ha scatenato una serie di critiche verso la Giunta Lamboglia a cui viene contestata la mancanza di controlli e di non aver avvertito i bagnanti sulle condizioni delle acque del mare.

“Non eravamo a conoscenza dei fatti – ha chiarito Chiappetta – in quanto la Capitaneria di Porto di Maratea che ha documentato lo sversamento in mare e, a maggior ragione la Procura che indagava, non ci hanno informato evidentemente per non compromettere le indagini”.

Quanto alla Smeco, società privata di gestione di molti impianti, tra cui quello tortorese, ritenuta responsabile di cattiva gestione secondo l’ipotesi della procura paolana, Chiappetta ha ribadito quanto già annunciato da Lamboglia a fine settembre: presto, l’ente lancerà il bando per una nuova assegnazione della gestione.

“Il nostro obbiettivo – ha infatti dichiarato Franco Chiappetta – è quello di avviare un rapporto con un nuovo soggetto, anche se temiamo che la Smeco possa ripresentarsi. Qualcosa di simile – ha concluso – a quanto avvenuto con il servizio rifiuti e la Alto Tirreno cosentino Spa”.

E la possibilità di una gestione pubblica? Chiappetta non la esclude a priori ma “In questo momento – ha confermato – non la teniamo in considerazione, preferendo creare un rapporto con una ditta seria”.

Tra le critiche ricevute dall’amministrazione comunale sullo scandalo depurazione quelle, al vetriolo, del Comitato Laccata vivibile.

L’unione dei cittadini residenti nella contrada praiese al confine con località Falconara  e altre vie interessate porta avanti una battaglia contro la puzza del depuratore e contro il progetto della Giunta Lamboglia per la realizzazione di una isola ecologica sul terreno adiacente all’impianto.

“Finalmente la Procura di Paola è intervenuta – è scritto in un comunicato di Clv –. Anche se indirettamente, forse le nostre voci, insieme alle altre, sono arrivate alla sensibilità e all’attenzione dei magistrati e alle forze dell’ordine che hanno portato a termine l’operazione”.

Poi, il comitato intercomunale urla “Vergogna”! al sindaco e agli assessori tortoresi accusati di “Negligenza e indolenza” oltre che di essere “Altezzosi nel rifiutare qualsiasi dialogo per la risoluzione di questo problema” e di non aver vigilato “Mettendo a repentaglio la salute del mare” e quindi la vocazione turistica del territorio.

“Ciò – conclude il comitato – mette in evidenza che il ‘bene comune’ di cui ci si riempie la bocca in determinati momenti non è poi tanto bene comune”.

Pronta la risposta di Franco Chiappetta. “Anche in questo caso – ha detto l’assessore all’Ambiente – un fatto viene strumentalizzato per opporsi al progetto dell’isola ecologica di cui il paese ha bisogno e che realizzeremo. Noi andiamo avanti per la nostra strada”.


About Andrea Polizzo

Giornalista professionista dal 2010 e blogger. Sin dal 2005 matura esperienze con testate regionali di carta stampata, on-line e televisive. Attualmente collabora con il mensile d'inchiesta ambientale Terre di Frontiera e con il network VicenzaPiù. Ideatore di blogtortora.it, caporedattore e coordinatore di www.infopinione.it.

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12 comments

  1. «Le mafie uccidono i simboli della buona politica».
    Così l’ On. Salvatore Magarò, Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta, amico da oltre trentacinque anni, intervenendo all’incontro su: «Legalità, giovani ed istruzione» tenutosi al cineteatro di Lago, in provincia di Cosenza.
    Salvatore Magarò ha sottolineato nel suo intervento che «le mafie uccidono i simboli della buona politica, i vassalli della legalità: quegli uomini e quelle donne che con il loro operato onesto, trasparente perfino appassionato, si impegnano a risolvere i problemi delle comunità, dimostrando così facendo, che un mondo diverso è possibile».
    L’intervento può essere consultato su:

    http://www.ilquotidianoweb.it/it/calabria/cosenza_lago_magaro_mafie_uccidono_simboli_buona_politica_giovani_istruzione_5464.html

    Ora è necessario, il più presto possibile, che l’Amministrazione Comunale deve aderire all’iniziativa ed invitare il Presidente della Commissione regionale contro la ‘ndrangheta’, per affiggere simbolicamente all’ingresso della Sede Comunale di Via Panoramica (che a mio avviso da anni è sinonimo di Casa di Vetro per trasparenza e legalità), la targa con la scritta: “………….qui la ‘ndrangheta’ non entra…….” e, laddove sia possibile, aggiungere: “…..e neanche la ‘camorra’….”, considerata la posizione geografica di Tortora: Calabria-Basilicata-Campania, si perché «il cancro sociale dell’intero Sud è anche la camorra» e Tortora e i tortoresi sapranno dire: NO alla ‘ndrangheta’ ed alla ‘camorra’.
    Franco Guerrera da Tortora.

  2. Bravi Bravi

  3. Sono argomenti delicati, ma io vorrei fare una proposta, e per questo chiedo anche a te GESTORE un parere e, se ritieni l’idea valida, di pubblicizzarla.
    Premetto che sono giovane e che ci terrei a restare nel mio paese. Gli argomenti sono tanti: depurazione comunale – depuratore ed impianto di compostaggio di San Sago – isola ecologica. Tutte attività evidentemente gestite male che hanno prodotto solo risultati – giudiziari e mediatici – negativi.
    Sono tutte però attività indispensabili per il futuro. Allora io mi chiedo e vi chiedo: perchè non sfruttarle in modo positivo? mi spiego. Partiamo dal presupposto che, ad esempio, per poter avere la BANDIERA BLU non è sufficiente avere il mare pulito, ma ci devono essere altri elementi di contorno, quali, ad esempio, strutture ricettive, DEPURAZIONE, RACCOLTA DIFFERENZIATA etc. Il preambolo alla raccolta differenziata (a proposito mi sembra che dal 2012 i comuni che non realizzano almeno il 65% della raccolta differenziata dovranno pagare una multa pari a 25 euro per ogni tonnellata di RSU raccolta – quindi inevitabilmente aggravio di tassa sulla RSU)è l’isola ecologica (sostanzialmente una piattaforma di stoccaggio dove i rifiuti, differenziati, stazionano per brevi periodi in attesa di essere destinati ad impianti di lavorazione. Se ci sono gli impianti dediti alla lavorazione dei rifiuti (plastica, carta e cartone, frazione umida etc) non bisogna assolutamente temere per eventuali e gradevoli odori che, di fatto, potrebbero provenire dalla frazione umida (perchè staziona più del dovuto).
    Ma a Tortora – San Sago – abbiamo anche un impianto di compostaggio. Ciò significa utilizzarlo, riducendo al minimo le spese (già di per se il trasporto incide notevolmente)sullo smaltimento e riciclo.
    L’unica cosa che bisogna fare è controllare affinchè i processi lavorativi siano a norma e rispettino regole e leggi. A questo punto dovrebbero intervenire gli amministratori che dovrebbero pretendere che gli impianti, anche se gestiti o di proprietà di privati, assumano personale solo ed esclusivamente del territorio. Vale per per la ditta di San Sago, vale per la ditta di Avigliano, vale per la ditta che gestisce il depuratore, la SMECO. Ciò significherebbe avere occhi “paesani” che controllano, occhi di padri e madri i cui figli fanno il bagno nel nostro mare, occhi di giovani che, da disoccupati, si trovano una forma di lavoro stabile, occhi però che, perchè parte interessata, non ammetterebbero illeciti e sarebbero pronti a denunciare eventuli attività di inquinamento. In definitiva io credo che da queste situazioni, se gestite bene, si possono ottenere posti di lavoro e garanzie per il nostro territorio. Guardate ad esempio comuni come Lagonegro, Rivello, Nemoli, Lauria, cosa hanno ottenuto dalla costruenda arteruia autostradale. Tantissimi posti di lavori per persone locali. Voi cosa ne pensate?

  4. raga state tranquilli tra un po forse per questa estate con l’invenzione dell’isola ecologica, i nostri bravi e cari amministratori, punteranno sull’olfatto per attirare i turisti e si quando sentiranno il mix di puzza di merda e monnezza diranno tranquilli siete a tortora città delle termee hahahahahahahahahahhahaaha che vergognaaa hanno preso il centro del paese per una discarica vergognaaaaaa

  5. Molte cose sono cambiate, molte ancora da cambiare…ma c’è ne una per la quale l’amministrazione veramente non può far niente ed è quella di cambiare la mentalita di questo povero paese ancora rimasta molto arretrata.Possibile che l’unica cosa che sapete fare è quella di lanciare acccuse? In questo siete molto bravi tutti a partire dalla minoranza che è in consiglio comunale.Per carita nessuno vuole dire che non si deve fare critica anzi la CRITICA quella costruttiva porta anche a buoni risultati ma quella che state facendo voi in questo Blog e nel paese carica di invidia e di odio verso gli altri non porta a nulla… ma continuate cosi complimenti a poco a poco crescerete forse tra 100 anni.In quasi tutti i comuni d’Italia c’è un isola ecologica ma a Tortora no non la dobbiamo fare vero? Si è meglio di no perchè a Tortora non può funzionare siamo troppo arretrati.. Ma sapete almeno cos’è un isola ecologica??Per che ancora non lo sa leggete questo: http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_ecologica è la definizione di wikipedia cosi non vi sbagliate visto che qualcuno l’ha scambita addirittura per discarica.Ancora guardate dove funziona l’isola ecologica:http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/261310/pelazza-consorzi-a-caserta.html#tc-s1-c1-o1-p1.In Campania dove l’emergenza rifuti è altissima in provincia di Caserta ( con tutto il rispetto per questi bellisimi posti) i cittadini pagano in quei comuni circa 1 euro a metro quadro. Ma Tortora non funziona non può funzionare vero??E poi vi siete mai chiesti dov’è situata nel comune di Praia l’isola ecologica??Quindi non diciamo fandonie per favore e basta con questo parlare con il veleno alla bocca … questo è un perido di crisi per tutti c’e dentro l’intera Europa non solo l’Italia non solo Tortora.Quindi invito tutti-affinche questo paese possa crescere, come di sicuro vogliono tutti- ad abbandonare i personalismi e fare in modo che Tortora diventi uno dei paesi più belli ed accoglienti della Calabria ne abbiamo i mezzi e le risorse…Auguro all’amministrazione un buon lavoro… un saluto Adam

  6. Ritengo, dalle ultime righe, che l’amministrazione stia seguendo una linea non democratica mettendosi al di sopra dei cittadini e ignorando le richieste del comitato laccata. Dove è la vigilanza da parte dell’amministrazione nei confronti di un impianto dato in gestione? Vogliamo risposte e subito altro che fascicolo….

  7. noooooooooooo ma dai e solo area un pò pesante…se avrei soldi comprerei una di quelle ville in costruzioni sai che vista….e sai che odori..montecarlo ci fà na pippa ahahahahha

  8. Pasquale Russo79

    L’isola ecologica e’ una cosa molto utile ed importante,per quando riguarda la zona scelta ho qualche dubbio.Si dovrebbe come in alcuni comuni del casertano,formare un’associazione di cittadini, con il compito di controllo dell’isola ecologica,in questo modo si possono evitare molte fregature e problemi che protrebbero nascere ,con un controllo solo comunale.Cmq sia la falconara nn credo sia il posto piu adatto.

  9. io dire l’utile al dilettevole.
    Con le terme oggi si fanno parecchi soldi brava Emi all’amministrazione dobbiamo puntare su questo bel puzzo in pieno centro cosa volete di piu’;

  10. io direi bel mix di bomba ad orologeria.
    Depuratore san sago depuratore falconara depuratore marlane ora ecoisola “Benvenuti a Tortora” nel triangolo e nel cuore di odori gassosi nuovo spot potrebbe essere una vera attattriva per visitare Tortora

  11. finalmente un opera importante..anche se…io coem sito avrei preferito piazza stella maris…un isola con vista mare sai che bello..e bello pure il nome ECOISOLA…. che PAROLONA..sarebbe servita per educare i tanti ragazzi alla differenziata..chissà forse tra qualche secolo partirà anche a tortora..però..cè da dire che tortora sarà l’unico paese ad avere merda e monnezza in pieno centro abitato…un bel duetto un bel mix di odori..un bel toccasana per gli abitanti della laccata di via falconara e corso aldo moro…

  12. Dopo le aggressioni che l’Amministrazione ha ricevuto bisognava rispondere con notevole aggressione ed in NOME del POPOLO TORTORESE ecco a VOI l’Isola ecologica. (discarica temporanea).Dovete capire una volta per sempre Voi di Tortora che se vi lamentate riceverete in cambio dure punizioni. Da Crozza.