Giorni da bollino nero per il verde a Grisolia. Quasi un incendio ogni 24 ore: ieri colpite contrade montane, venerdì centro storico. Si teme per piromani in azione. Fiamme anche a Santa Maria del Cedro.
GRISOLIA – Quasi un incendio ogni 24 ore: è un periodo da bollino nero per Grisolia in materia di roghi. In città serpeggia il timore che dietro ci sia la mano di piromani senza scrupoli.
Nella giornata di ieri, lunedì 1 agosto, un incendio localizzato in più focolai nelle contrade Monte e Monticello di Grisolia ha ridotto in cenere molti ettari di vegetazione. Il rogo è stato spento solo in tarda serata e, fortunatamente, è stato posto in sicurezza prima del tramonto.
Oltre quel limite, come è noto, i mezzi aerei di spegnimento non possono più agire. E per domare le fiamme di ieri a Grisolia è stato necessario l’intervento di un canadair dei vigili del fuoco. Incessante l’azione di lancio del velivolo per tutto il pomeriggio di lunedì 1 agosto 2016. Per il prelievo dell’acqua, il mezzo aereo si è avvalso dello specchio di mare del comune di Santa Maria del Cedro, nel tratto in corrispondenza del vecchio pontile.
Venerdì scorso, invece, un’altro incendio ha interessato il costone su cui poggia parte del centro storico di Grisolia, al di sotto della cosiddetta panoramica. Le fiamme, risalendo a monte, hanno distrutto la vegetazione presente e hanno anche lambito alcune abitazioni generando preoccupazione tra gli abitanti. Per fortuna solo tanta paura grazie all’intervento dei vigili del fuoco.
Sabato 30 luglio, le fiamme hanno interessato quasi contemporaneamente località Finieri e, anche se in misura modesta, via Fiumicello. Quanto sta avvenendo ha destato l’attenzione di cittadini ed istituzioni. Ne abbiamo parlato con Francesco Papa, consigliere con delega all’Urbanistica, Demanio e Cultura del Comune di Grisolia che sabato scorso era tra coloro che hanno allertato i vigili del fuoco.
“So che della questione – ci ha detto – sarebbero stati informati anche i carabinieri poiché le presunte azioni dei piromani sono troppo frequenti e sparse in zona. Questi incendi dolosi mettono a rischio l’equilibrio idrogeologico del nostro territorio e siamo preoccupati per il proliferare del fenomeno. Faccio un appello al senso civico dei grisolioti affinché segnalino ai vigili del fuoco ogni minimo focolaio e che tentino di spegnerlo ma solo se l’incendio avvistato è ancora nella fase iniziale e se non costituisce pericolo alla loro incolumità”.
É ormai molto diffusa la convinzione che dietro la stragrande maggioranza degli incendi del periodo estivo ci sia la mano dell’uomo, dolosa o maldestra che sia.
Lascia riflettere il fatto che, sempre ieri pomeriggio, si sia verificato anche un rogo nel comune di Santa Maria del Cedro. Ad andare in cenere la macchia mediterranea di una collinetta poco distante dal Castello di San Michele, lungo la strada che dal centro storico va verso contrada Destri.
Alla notizia dell’incendio che lo scorso 30 luglio ha interessato la Valle dell’Abatemarco, sempre a Santa Maria del Cedro, un lettore aveva “predetto” che presto sarebbe toccato ad altri luoghi solitamente interessati dai roghi estivi come la zona nei pressi del cimitero o, appunto, nei pressi del castello. A sottolineare, insomma, che laddove una zona è interessata ogni anno da incendio è più alta la probabilità che il fuoco sia appiccato volutamente.